“Se un giorno potrà perdonarmi, sono sicuro che sarà possibile, sarà una cosa che farà del bene anche a lei”. Così ha parlato ieri sera Luca Varani, avvocato che nel 2013 ha fatto sfregiare con l’acido l’ex compagna Lucia Annibali, intervistato da Franca Leosini a “Storie maledette”, trasmesso su Rai3. Peccato che lei, la Annibali, quelle parole non le abbia ascoltate. In un intervento sul Corriere della Sera di oggi la donna ha spiegato del perché abbia scelto deliberatamente di ignorare l’intervista al suo aguzzino. “Sapevo già da settimane dell’esistenza dell’intervista ‘maledetta’ – ha scritto – Ma nemmeno per una frazione di secondo ho preso in considerazione la possibilità di guardarla. Anzi. Ho deciso, seduta stante, che quella sera sarei andata a mangiare una pizza con mia cognata. Ed è quello che ho fatto. Da tempo, ormai, le mie orecchie sono diventate sorde a ogni parola di quell’uomo”.
“Il giorno in cui l’imputato Varani chiese attenzione per fare le sue dichiarazioni spontanee ai giudici, io sono uscita dall’aula del tribunale – ha aggiunto la Annibali – Allo stesso modo stavolta sono uscita di casa mentre parlava in tv. Perché io c’ero mentre vivevo nel terrore, ed ero lì le volte in cui sarei potuta morire. La verità è sempre una sola e non posso accettare che si provi a metterla in discussione”. Insomma, il perdono invocato da Varani sembra ancora lontano. “Lascio che siano gli altri a dare spettacolo di sé e del mio dolore – ha concluso la donna nel suo intervento – Io di quello spettacolo non voglio nemmeno una particina da spettatrice. Non mi interessa. La sola cosa che mi interessa, mentre va in scena tutto questo, è continuare a resistere. Esercitare il mio diritto di donna a vivere in piena libertà e autonomia. Avere l’orgoglio di mostrare i segni che porto sulla mia pelle perché sono fiera di essere quello che sono”.