Genova – Che Confesercenti ed Ascom avrebbero ricorso al Tar contro l’ordinanza anti-movida promulgata dal Comune di Genova era già stato annunciato da tempo (clicca qui per notizia), ma la deposizione del ricorso è avvenuta soltanto questa mattina (lunedì 20 giugno, ndr).
Le due associazioni rappresentanti i pubblici esercizi, assistite dall’avvocato Gianemilio Genovesi, contestano al Comune il provvedimento con cui ha imposto un orario di chiusura anticipato a tutti i bar e ristoranti del centro storico, senza fare distinzione tra i tanti che rispettano le regole in materia di vendita e somministrazione di bevande e quelli che invece le infrangono.
“Quello che abbiamo sempre chiesto sono controlli, seri, da parte delle forze dell’ordine, tali da identificare e punire i trasgressori, e quelli soltanto” – hanno ribadito in un comunicato congiunto Ascom e Confesercenti, aggiungendo che “il Comune ha invece messo tutti sullo stesso piano, provocando un danno economico ingente ai tanti esercizi onesti che si sono visti costretti a rinunciare a preziose ore di lavoro”.
Dopo l’esposto della scorsa settimana all’Antitrust è arrivato dunque anche il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, con un fascicolo che cercherà di mettere in luce soprattutto un punto: l’illegittimità di un’ordinanza lesiva della libera concorrenza tra imprese.
“Il commercio è tema di pertinenza delle Regioni” – hanno insistito i ricorrenti – “mentre la concorrenza è di esclusiva competenza dello Stato. In nessun caso, quindi, tocca ai Comuni intervenire su questi argomenti”.