Torino – E’ stata aperta un’indagine sulla morte, sull’autostrada A6 Savona Torino, di Raffaello Bucci, 40 anni, soprannominato Ciccio e conosciutissimo nell’ambiente del tifo calcistico come “capo” della tifoseria juventina.
L’uomo si sarebbe lanciato da un viadotto dell’autostrada in circostanze non del tutto chiare e che hanno fatto scattare l’inchiesta.
Bucci, recentemente assunto quale responsabile della sicurezza della biglietteria della Juventus, aveva testimoniato il giorno precedente al decesso ad un importante processo sui rapporti delicatissimi tra Mafia e malavita organizzata e il calcio e tra le 18 persone arrestate nell’inchiesta figurerebbe anche il nome di un altro capo storico della tifoseria bianconera.
Secondo amici e familiari Bucci non può essersi suicidato e il sospetto che si fa strada è quello che qualcuno abbia voluto mettere fine ai suoi giorni per mettere a tacere pericolose informazioni che potrebbero avere un peso non indifferente nel processo ma anche in ben altri vicende legate al mondo del Calcio e della malavita organizzata.
Qualcuno, insomma, potrebbe aver inscenato il suicidio al solo scopo di far sparire delle prove e di far tacere un pericoloso testimone.
La vicenda, delicatissima, sta suscitando forte discussione nel mondo delle tifoserie organizzate della Juventus e sui Social si chiede a gran voce l’approfondimento delle indagini sulla morte di Raffaello Bucci e sugli eventuali mandanti del finto suicidio.