Indiana – A stroncare Erin Moran, l’attrice che interpretò Joanie Cunningham nella serie cult degli anni Settanta “Happy Days“, non sarebbe stata un’overdose, come inizialmente ipotizzato. Dal 2012 i problemi di droga, alcol e gioco d’azzardo hanno costretto l’attrice ad abbandonare la sua casa in California, poiché posta sotto sequestro, e ad andare a vivere, insieme al marito, in una roulette a Corydon, il capoluogo della contea di Harrison; cacciata anche dal campeggio in cui era ormai residente, ha vagato da un motel all’altro per diverso tempo, fino a stabilirsi a New Salisbury, in Indiana, sempre dentro ad un camper.
Non avendo rinvenuto tracce di sostanze stupefacenti all’interno della casa dell’attrice, sono stati disposti esami tossicologici sul corpo di “Sottiletta“, che verranno effettuati nei prossimi giorni; ma l’autopsia svolta ha rivelato che le cause della morte siano state, senza dubbio, le complicazioni di un tumore giunto al quarto stadio.
Nelle ore seguenti la notizia della morte dell’attrice, non sono mancati messaggi di cordoglio da parte dei colleghi protagonisti di Happy Days, che ignoravano completamente la malattia della ex collega: Don Most, interprete del mitico Ralph Malph, ha scritto: “Sono così incredibilmente triste di aver appreso la notizia di Erin. Era una donna meravigliosa, dolce, cara e talentuosa”. Fonzie, ovvero Henry Winkler, il protagonista di Happy Days per cui la giovane Joanie ha sempre avuto una cotta, ha scritto “Oh Erin… ora finalmente avrai la pace che hai cercato invano su questa terra”.
L’attrice stava lavorando alla stesura di un libro, dove raccontava la sua storia, dall’apice del successo fino alla depressione, che avrebbe intitolato “Happy Days, Depressing Nights“.