Genova – Nuovi controlli nell’abitazione di Anna Carla Arecco, la pensionata di 85 anni uccisa e nascosta sotto il letto di un vicino di casa per tre giorni. Gli esperti torneranno nell’appartamento del quartiere Lagaccio per cercare tracce di un eventuale altro DNA appartenente ad una persona che potrebbe aver aiutato l’unico indagato per l’omicidio: il cuoco Pierluigi Bonfiglio.
I tecnici verificheranno ogni traccia alla ricerca di impronte digitali ma anche di tracce di Dna che potrebbero essere rimaste sul corpo dell’anziana colpita a morte con un oggetto contundente ma anche su mobili e sulla cassaforte che, secondo i familiari, avrebbe dovuto contenere ben più di quanto dichiara il presunto omicida. Gioielli e pietre preziose che sembrano essere scomparsi dall’abitazione e che non risulterebbero nel racconto fatto al momento della “confessione” poi ritrattata di Bonfiglio.
Se venisse identificata una traccia di Dna diversa da quella dell’attuale indagato si potrebbe confermare la pista di un complice anche se resterebbe da accertare la sua identità.
Nella ricostruzione dei fatti resa dall’unico indagato, infatti, a colpire la pensionata per primo sarebbe stato lo spacciatore che gli vendeva la droga. Il cuoco avrebbe poi nascosto il cadavere sotto il suo letto per ben tre giorni prima di essere scoperto ed arrestato.