Cairo Montenotte (Savona) – Sono in via di completo recupero i 188 allievi della Polizia Penitenziaria che nella notte tra il 9 ed il 10 gennaio hanno accusato i sintomi di una intossicazione alimentare.
In un primo momento si era pensato che a scatenare il malessere diffuso che ha interessato oltre la metà degli allievi dell’istituto potesse essere stato il batterio della salmonella, ipotesi accantonata in poche ore, in favore di una più probabile contaminazione dell’acqua.
L’episodio ha scatenato una vera e propria psicosi tra gli abitanti della zona ma l’Arpal, che sta effettuando tutte le analisi del caso per risalire alla causa della gastroenterite di massa, ha fatto sapere che i primi risultati confermano si sia trattato di un episodio locale e isolato e sottolinea l’assenza di elementi che possano far pensare ad un pericolo sanitario per la popolazione del territorio mentre rimane in attesa di conoscere gli esiti di alcuni esami in corso nel laboratorio di Genova.
Nella giornata di ieri, infatti, sono stati inviati ai laboratori Arpal diversi campioni di acqua e alimenti prelevati ieri dagli ispettori della Asl2.
I primi risultati della lettura delle analisi dell’acqua hanno evidenziato come l’acqua prelevata dal lavabo non presenti superamenti microbiologici, esito diverso, invece, per l’acqua prelevata dal lavabo dei servizi della mensa dove è presente un superamento di batteri Coliformi ed Escherichia coli. Escherichia coli anche nell’erogatore dell’acqua microfilitrata con una concentrazione di batteri doppia rispetto ai lavandini della mensa.
Ulteriori analisi saranno condotte domani e avranno gli esiti finali nella giornata di sabato.
Stessa tempistica necessaria per gli alimenti, analizzati nel laboratorio Arpal a Genova, i cui tempi analitici sono più lunghi, e riguardano 2 pesti, 1 sugo all’amatriciana, 1 pasta cotta bianca e 1 tortino di verdura.