Cannes – Si è conclusa ieri la prima edizione di Canneseries, il festival interamente dedicato alle serie tv, che ha visto trionfare Francesco Montanari come miglior interpretazione maschile nella serie dedicata al magistrato Alfonso Sabella. Il premio, una palma simile a quella del Festival del Cinema, ma fatta di neon, è stata stretta dall’attore romano durante il suo discorso di ringraziamento: un “ti amo” urlato per la moglie Andrea Delogu, che lo guardava da casa, e uno speciale pensiero per il suo agente, che gli aveva promesso di portarlo a Cannes e di farlo trionfare, mantenendo la sua promessa con due anni di anticipo rispetto ai pronostici scherzosamente fatti dai due. Montanari si è fatto conoscere dal grande pubblico per la sua interpretazione del Libanese nella serie tv “Romanzo Criminale“, ispirata alla storia della banda della Magliana.
E sempre di malavita si parla nella serie tv che lo ha portato alla vittoria, “Il cacciatore“, questa volta però interpretando un personaggio del lato opposto della barricata: ambientata nella Sicilia dei primi anni Novanta, è stata prodotta da Cross Production, Beta Film e Rai Fiction, e narra le vicende di un procuratore, ispirato a Sabella, appena arrivato nel pool antimafia che riesce a ottenere sul campo la possibilità di indagare sui più famosi crimini legati alla criminalità organizzata, facendone una ragione di vita. Davide Marengo e Stefano Lodovichi, i registi della prima stagione, composta da 12 episodi, già alla vigilia della kermesse si erano dichiarati estremamente soddisfatti per la nomination, “perché essere in gara in un festival internazionale appena nato premia il nostro impegno“. La speranza è quella di poter proseguire a raccontare le vicende di quegli anni in una seconda stagione; al momento, “Il cacciatore” è stata acquisita da Amazon Prime Video per il suo catalogo, con il titolo “The Hunter“.