Genova – Tunisia e Italia lavoreranno per promuovere ancora di più la candidatura dell’epopea del popolo tabarchino a bene immateriale dell’Unesco. La città di Tabarka è sede in questi giorni (fino a domenica 6 maggio) di un importante evento dal titolo “L’eredità culturale dell’avventura storica dei Tabarchini, un patrimonio mediterraneo condiviso”.
La vicenda storica dell’isola di Tabarka è una straordinaria narrazione di tradizione, koiné culturale e condivisione di identità e valori, che accomuna un popolo e che ha superato eventi storici, drammi e peregrinazioni: «Un patrimonio di storia comune che verrà arricchito di nuove progettualità – dichiara l’assessore al Commercio e Turismo Paola Bordilli – per legare ancora più le città partner che conservano la lingua e la cultura dei fondatori.
Gli stanziamenti fondati da cittadini pegliesi non erano colonie, ma veri insediamenti, punti di commercio in cui i pegliesi fecero affari, ma soprattutto portarono e condivisero l’identità culturale genovese, la nostra lingua, i nostri usi e costumi. Si potrà fare molto insieme, dal recupero di vestigia e reperti genovesi alle molte iniziative allo studio in campo teatrale, cinematografico, artistico, alle attività sportive, per arrivare a una possibile strategica comune in campo turistico e di sviluppo territoriale».
Il riconoscimento UNESCO, che viene richiesto per le città di Genova, Tabarka, Carloforte, Calasetta e Nueva Tabarka, potrà costituire, per il futuro, una base comune di lavoro che aiuti le Istituzioni a salvaguardare la continuità e l’identità del popolo tabarchino.
Parte attiva delle iniziative legate a questo percorso è il Circolo Culturale Norberto Sopranzi che ha coinvolto l’amministrazione cittadina in occasione della scorsa Giornata Storica Pegliese in un momento importante di valorizzazione del Ponente genovese.