Genova – Mercoledì inaugura la “strada del Papa”, ampliata a tempo di record per alleggerire il flusso di Tir in uscita dall’autostrada a Genova Aeroporto ma il viadotto destinato ad accoglierli non può sopportare carichi superiori a 7,5 tonnellate. E’ l’ultima “beffa” che colpisce la viabilità cittadina dopo il crollo di ponte Morandi e che rischia di vanificare gli sforzi fatti per aprire il più velocemente possibile un percorso alternativo al flusso veicolare “pesante” che ogni giorno deve attraversare la città da e per il Porto di Genova.
Le perizie attivate per verificare lo stato di salute dei vari passaggi del nuovo percorso, infatti, hanno rilevato un forte ammaloramento della struttura, costruita diversi decenni fa, al punto da decretarne il divieto di utilizzo per i Tir cui era destinata.
In pratica viene a mancare un elemento fondamentale per il “piano” di alleggerimento che prevedeva che i Tir uscissero dall’autostrada a Genova Aeroporto, scendessero lungo la rampa autostradale in direzione Sestri Ponente per poi percorrere il mini-viadotto sino alla viabilità ordinaria dell’anello via Siffredi, via Albareto per poi immettersi nella “via del Papa” e uscire dal flusso veicolare cittadino.
I Tir avrebbero dovuto passare nella nuova via, costruita nell’area di pertinenza delle Acciaierie di Cornigliano per poi raggiungere il Porto. I mezzi in uscita dallo scalo genovese avrebbero percorso il tragitto inverso.
Ora tutto rischia di “saltare” per via del limite al mini-viadotto che non può sopportare carichi eccessivi per non rischiare danni seri che potrebbero complicare ancor di più la già critica situazione.
In attesa di trovare una soluzione, anche per evitare la “figuraccia” che emergerebbe nel caso in cui i lavori fatti in tutta fretta risultassero “inutili”, si lavora per inaugurare domani mattina la nuova viabilità.
Intanto i genovesi si domandano quanti e quali siano le strutture non in grado di sorreggere i pesi dei Tir presenti in città visto che la presenza dei mezzi pesanti viene ormai segnalata in percorsi anche piuttosto singolari. In particolare sulla Sopraelevata dove non potrebbero passare neppure i SUV per via del loro peso straordinario.