Genova – E’ in bilico il futuro della piscina Mario Massa al porticciolo di Nervi.
Nonostante i diversi tentativi di recupero di quella che per tantissimi anni è stata la casa del Nervi, sembra farsi sempre più strada l’idea di uno spostamento della struttura che abbandonerebbe il porticciolo per trovare un’altra sistemazione, sostituita da una darsena.
L’ipotesi, paventata dal sindaco Marco Bucci, non sembra riuscire ad accontentare la gente del posto.
In tantissimi, infatti, vorrebbero vedere la Mario Massa risistemata e nuovamente funzionante ma, nonostante questo, manca un progetto per la riqualificazione ad esclusione di quello già presentato che vede il taglio della vasca.
Con il patto per Genova 2,5 milioni di euro sarebbero stati messi a disposizione per gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza ma le intenzioni non sembrano più essere quelle.
Il sindaco Marco Bucci ha dichiarato: “Nervi avrà la sua piscina ma per quella che è la nostra idea non possiamo realizzarla all’interno del porticciolo“. Un cambio di location necessario per il primo cittadino visto che nella baia non è possibile realizzare un’area parcheggi.
Il Comune di Genova vorrebbe quindi creare un grande impianto destinato alla pallanuoto, capace di accogliere manifestazioni nazionali e internazionali, abbandonando però il Massa.
Dopo un progetto presentato nel 2014 con al centro la piscina da 33 metri ma duramente criticato per via delle arcate inserite e della presunta insostenibilità, sono state ridiscusse le linee guida arrivando ad un progetto in grado di ottenere il finanziamento.
La costante sembra essere la riduzione della vasca che, dagli attuali 33 metri, avrebbe visto un taglio ai 25 ricavando spazi per spogliatoi, locali accessori ed impianti.
Nel progetto, la terrazza che attualmente sovrasta il volume seminterrato degli spogliatoi era stata ridisegnata perché, avanzando verso sud il volume interrato, si potesse realizzare uno spazio più adeguato ad ospitare gli spogliatoi della piscina. All’interno è stata prevista anche un’area di accoglienza con vetrate di affaccio sulla vasca che avrebbero permesso di assistere alle attività in vasca anche durante l’inverno.
L’ultimo consiglio municipale ha, invece, approvato il progetto della Darsena di Nervi. I lavori prevedono la demolizione della piscina dopo la realizzazione di una palificata che sarà la struttura portante dei nuovi moli, gli stessi che definiranno lo specchio d’acqua della darsena. Nel progetto approvato sarà ampliato lo scalo di alaggio per permetterne l’utilizzo. Inoltre, sugli spalti esistenti della piscina si realizzerà un’ampia gradinata diventando un luogo di incontro.
Per il sindaco Bucci la nuova piscina da 33 metri, sempre a Nervi, riporterà la Sportiva Nervi agli antichi splendori garantendo alla comunità nerviese un impianto sportivo per poter praticare il nuoto e la pallanuoto mentre la nuova Darsena sarà un punto di incontro e sosta.
Matteo Ciappina, sulla pagina Facebook “La Piscina di Nervi” si lascia andare ad un lungo post rivolgendosi proprio a Marco Bucci dopo l’incontro che si è svolto all’interno della comunità. Partendo dal progetto del “taglio” della piscina, Ciappina scrive: “Mi sono domandato quanto fosse razionale spendere ‘una cifra’ per tagliarla e decurtarla a 25 metri, rendendola inagibile per la gran parte delle attività agonistiche, visto che non stiamo parlando di un ecomostro, ma di una delle più belle piscine d’Italia, ben armonizzata in un paesaggio di mare da favola“.
Poi prosegue: “Questo è l’unico progetto che abbiamo e lo sosterrò. Poi i 2,5 milioni lì pronti per essere usati e stanziati per la piscina. E poi il silenzio assordante e l’immobilità, che ha contraddistinto la precedente amministrazione. […] Convincendo tutti ci ha detto che in 180 giorni ci sarebbe stato un luogo certo, dove avremmo finalmente nuotato e giocato a pallanuoto di nuovo. […] In una riunione convocata per appagare le attese gli stessi pescatori e la gente del posto hanno criticato il progetto. Anche io ho espresso la mia opinione da padre e da ex-pallanuotista, ma voi siete andati avanti senza tenerne conto. Nessuno d’altronde può capire perché userete più di un milione solo per abbattere la parte a mare della piscina per far entrare l’acqua e fare posto a 6, forse 8 barche. Signori Sindaco, Lei è uomo intelligente e sono sicuro che neanche Lei trova sensato questo progetto. Noi distruggiamo una piscina storica come quella di Nervi per 8 barche? No Sindaco, io sono sicuro che Lei non è d’accordo, perché la cosa non ha senso. Ed ora che ci ho pensato non ha neanche senso costruirla da qualche altra parte, con quello che verrebbe a costare, perché è già lì. Costa meno metterla a norma, abbellirla, migliorarne l’inserimento paesaggistico: distruggerla con soluzioni surrettizie ha veramente poco di sociale“.