Genova – Il terreno che viene trattato con sostanze coloranti di tinta blu e rosso e cresce la preoccupazione dei residenti della zona attorno al futuro cantiere per la demolizione di ciò che resta di ponte Morandi. E’ bastata la pubblicazione di alcune foto che ritraggono persone con tute bianche e macchinari che spruzzano coloranti blu e rosso per mettere in allarme quanti risiedono nella zona che si affaccia sul ponte Morandi e sulle aree del futuro cantiere per la demolizione e ricostruzione.
Un trattamento che non è stato comunicato alla popolazione e che sta ingenerando una forte preoccupazione perchè nessuno sa cosa stia avvenendo. Una grossa porzione di terreno è ormai di colore blu mentre altre aree vengono trattate in queste ore con una sostanza di colore rosso.
La scena non è passata inosservata e le immagini della lavorazione hanno iniziato a circolare creando molto allarme.
C’è chi parla di sostanze inertizzanti del terreno per prepararlo a ricevere materiali che potrebbero contenere amianto e chi sostiene che si tratti di una normale preparazione del terreno per poter risalire poi allo strato iniziale del terreno.
A rendere tutto più complesso e a spaventare i residenti la totale assenza di risposte alle tante domande che vengono fatte in queste ore.
Nessuno sta avvisando la popolazione di quanto avviene e chi domanda al personale presente in loco non riceve risposta.
Eppure sarebbe bastato annunciare con anticipo cosa sarebbe avvenuto e perchè si è reso necessario colorare il terreno di blu e di rosso. Chiarire quali sostanze vengono usate e se esista o meno un pericolo di qualunque forma per chi ha le finestre aperte, per chi passa in zona e anche per chi vive comunque a poca distanza.
“Se non c’è niente da nascondere – si chiedono i residenti – perchè non ci dicono cosa sta succedendo?”.
Ancora una volta la mancanza di comunicazione rischia di generare preoccupazione tra chi sta ormai vivendo da 5 mesi in una costante atmosfera di stress e di timore per quello che potrebbe accadere.
aggiornamento delle 17.00 del 27 gennaio 2019
A seguito dell’allarme diffuso tra la popolazione residente la struttura commissariale ha diffuso una nota che spiega il tipo di intervento che viene fatto il loco:
Genova – Nel cantiere lato est per la demolizione e ricostruzione di Ponte Morandi, nell’area occupata dalla massicciata ferroviaria, si sta intervenendo con una serie di attività preventive a salvaguardia della salute e dell’ambiente che vengono eseguite per bloccare l’emissione di qualsiasi sostanza che vi possa essere eventualmente contenuta.
Le aree in questione vengono cosparse di sostanze colorate – incapsulanti a base vinilica, assolutamente innocui – che hanno il solo scopo di preparare il fondo dell’area di cantiere e proteggere il substrato di proprietà RFI, Rete Ferroviaria Italiana.
Come da comunicazione preventivamente inviata alla Asl, l’ area colorata con la sostanza blu è conseguenza di un lavoro già eseguito da RFI al di fuori dell’area presa in consegna dall’ATI (Associazione temporanea di imprese che oggi gestisce i cantieri per la demolizione del Morandi).
ATI, con le stesse modalità previste dal Protocollo e comunicate all’Asl, sta utilizzando sull’area di propria competenza l’ incapsulante colorato di rosso.
Le sostanze sono colorate solo per consentire l’immediata individuazione delle parti trattate da quelle non trattate.
Al di sopra dello strato colorato sarà steso, inoltre, un telo in tessuto-non tessuto ed uno strato di tout venant (un sottofondo di pietrisco) per consentire il transito in sicurezza dei mezzi operativi che si muoveranno in questa area.
La Struttura Commissariale – in condivisione con RFI, proprietaria delle aree – specifica che tutte le lavorazioni che sono in corso sono basate su protocolli impostati e condivisi con la Asl di competenza.