Genova – “Vogliamo sapere se il sindaco Marco Bucci ha ricevuto oppure no finanziamenti dal gruppo del cosiddetto “crack Fogliani” di Qui! Group per la campagna elettorale. E’ una questione di trasparenza”.
Il Movimento 5 Stelle non si arrende ed insiste a chiedere spiegazioni al sindaco Marco Bucci a proposito di possibili finanziamenti, da parte dell’imprenditore Gregorio Fogliani, coinvolto nel fallimento del Gruppo Qui! Ticket e sotto inchiesta per il presunto reato di bancarotta.
Il capogruppo ed ex candidato sindaco del Movimento 5 Stelle a Genova, Luca Pirondini aveva presentato un’interrogazione a risposta immediata che ha avuto un passaggio “travagliato” nella sala rossa del Comune di Genova.
“Quanto accaduto – spiega Pirondini – forse davvero non ha precedenti nello storico del Consiglio Comunale a Genova. Ho presentato un’interrogazione a risposta immediata dove chiedo al Sindaco e alla Giunta, in merito al recente arresto di Gregorio Fogliani con accuse di bancarotta, riciclaggio, autoriciclaggio e truffa aggravata, se Bucci, tramite la fondazione “Change” di Giovanni Toti, avesse ricevuto dei finanziamenti da Fogliani o da società a lui riferibili, per la campagna elettorale del 2017. In aggiunta ho chiesto se il Comune intenda costituirsi parte civile nel processo, per i danni di immagine che la città di Genova ha subito a seguito della vicenda”.
“Ebbene – spiega ancora Pirondini – la mia interrogazione è stata “censurata” e modificata a piacimento dal Presidente del Consiglio che ha completamente eliminato le richieste sui finanziamenti della campagna elettorale del Sindaco”.
“Non capiamo – conclude Pirondini – perché il Sindaco non voglia rispondere a questa semplicissima domanda. Riteniamo gravissimo quanto accaduto: censurare una domanda evidentemente scomoda e alla quale probabilmente non si vuole rispondere, va contro ogni principio del nostro sistema politico e democratico. È forse questa un’ammissione implicita del Sindaco?”.
La battaglia, assicurano al Movimento 5 Stelle, è appena iniziata e terminerà solo quando verranno diffuse, con trasparenza dovuta, le informazioni necessarie e richieste dal gruppo nel suo ruolo di opposizione in Comune.