Genova – L’estate è arrivata e, nel pieno della calura agostana, regala momenti di relax spesso passati in spiaggia.
Le avventure sulla battigia, tuttavia, evidenziano un aumento della maleducazione tra gli ombrelloni con bagnanti capaci di comportarsi in maniera scorretta, senza tenere conto della presenza delle altre persone, rovinando le ore di relax.
Un fenomeno in costante aumento, soprattutto negli ultimi anni, come denuncia il Codacons e in questo anche gli splendidi litorali della Liguria non fanno eccezione.
Ecco allora il decalogo stilato dallo stesso Codacons, una sorta di vade mecum nato dalle proteste raccolte dall’associazione per ricordarsi come passare le giornate in spiaggia.
- Telefonino? No grazie. Al primo posto delle lamentele degli italiani, infatti, c’è proprio lui, il telefonino. Secondo quanto emerso, sembra che il cellulare sia fondamentale anche in vacanza ma al vicino di ombrellone, che magari tenta un riposino, non interessa partecipare alla conversazione, tenuta molto spesso a un tono di voce alto. Se proprio non si può fare a meno della suoneria, è opportuno ricordare di conversare almeno a bassa voce. Ah, se ascoltate la musica, ricordate di mettere le cuffie.
- Social Network sì, ma con attenzione. Se sembra infatti imprescindibile passare le vacanze senza condividere lo scatto social, fate attenzione perché al vostro vicino di ombrellone potrebbe infastidire essere ripreso in immagini o video. Si rischia di violare il diritto alla privacy e di commettere veri e propri reati.
- Largo, arrivo io! Ricordate di rispettare il vostro spazio e di non invadere l’ombrellone del vicino: anche lui ha diritto al suo spazio vitale. Non dimenticate che i corridoi tra una fila d’ombrelloni e l’altra e i passaggi al mare sono destinati a tutti e non vanno ingombrati.
- Schizzi e spruzzi. Entrare in acqua in maniera graduale è il modo migliore per abituare il corpo alla differente temperatura. Se vi tuffate improvvisamente, però, state bene attenti a non generare schizzi che possono dare molto fastidio. Usate le docce? Non rimaneteci sotto tre ore creando code chilometriche e ricordate che la doccia al mare deve servire a rinfrescarvi, non a lavarvi.
- Mamme, alzatevi! Se dovete rimproverare i vostri figli, non fatelo a distanza, urlando come matte. Alzatevi e avvicinatevi.
- Campi da calcio e castelli. La spiaggia non è un campo da calcio. Se c’è lo spazio adatto e allestito allo scopo, ben venga la partitella, altrimenti ricordate che gli altri non sono contenti di ricevere le vostre pallonate. Lo stesso discorso vale per racchettoni o frisbee. Va bene il castello ma c’è un limite a tutto. Se i bambini vogliono fare la pista per le biglie, non si può occupare mezza spiaggia costringendo gli altri bagnanti ai salti mortali per non rovinare la pista.
- Attenti agli acquascooter. Barche a motore e acquascooter, per voi niente riva. I rumorosi e pericolosi mezzi spesso si avvicinano troppo alla riva, bisogna rispettare le leggi in materia.
- Il mare non è una pattumiera. Non gettate le cicche di sigaretta o le carte dei gelati sulla sabbia. I resti del vostro pranzo non sono cibo per pesci ma vanno buttati negli appositi cestini.
- Ambulanti, niente liti! Spesso l’insistenza di alcuni venditori ambulanti può infastidire ma sono ancora peggio la lite e la discussione protratti per diverso tempo. Non siete interessati all’acquisto? Basta dire “No Grazie”.
- Cani in spiaggia. Se è permesso portare i cani in spiaggia, ricordatevi di tenerli sempre accanto a voi, con il guinzaglio e, se è opportuno, anche con la museruola. Non lasciate che seppellisca zoccoli, lecchi chiunque e sollevi valanghe di sabbia.
L’associazione ha invitato tutti gli stabilimenti balneari a esporre al pubblico il decalogo, in modo da rendere le vacanze più piacevoli per tutti.