Vado Ligure (Savona) – Quattro ordigni bellici ritrovati in mare davanti a Vado Ligure e “sminati” dai sommozzatori della Marina Militare. Si è concluso oggi l’intervento da parte del Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) della Marina Militare che ha fatto brillare quattro ordigni bellici ritrovati nello specchio acqueo antistante Vado Ligure.
L’operazione, che ha visto l’intervento di una squadra di sei militari appartenenti al Nucleo SDAI supportato di sommozzatori della Guardia Costiera di Savona, è iniziata martedì mattina con l’esplosione di una bomba d’aereo, probabilmente risalente alla Seconda Guerra Mondiale, ed è stata poi sospesa a causa delle condizioni del mare che rendevano difficoltosa e rischiosa la detonazione degli altri ordigni.
Nell’area di mare antistante Vado Ligure erano, infatti, già stati identificati altri tre reperti bellici durante le attività di perlustrazione dei fondali svolte dal nucleo specialista durante la scorsa settimana.
L’intervento del Nucleo, perfettamente riuscito, è proseguito nella mattinata odierna, con il brillamento dei tre proiettili di artiglieria, anch’essi risalenti al secondo conflitto mondiale, ritrovati in prossimità della diga del porto di Vado Ligure.
Le operazioni si sono svolte a più di due miglia dalla costa, sotto la supervisione della motovedetta CP 604 della Capitaneria di Porto di Savona e del battello pneumatico di Locamare Loano, che hanno vigilato sul rispetto del divieto di navigazione nell’area di bonifica, e con la presenza a bordo di un assistente sanitario.
Il Nucleo ha operato secondo le consolidate procedure, finalizzate a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneazione e della navigazione, preservando l’ecosistema marino.
(foto Archivio)