coronavirus maschere

Genova – Restano concentrati nella zona di Alassio, nel savonese, i casi di contagio da coronavirus della Liguria. Ben 15 dei 16 casi complessivi (confermati ieri sera) sono infatti registrati nella cittadina della riviera ligure di ponente.
Si tratta di persone entrate in contatto con il “paziente 1”, una pensionata di 72 anni di Castiglione d’Adda, nel lodigiano.

Questa mattina inizieranno i trasferimenti dei clienti dei due hotel di Alassio messi in quarantena obbligatoria dopo la conferma del primo caso e dove se ne sono registrati altri.
I clienti in isolamento obbligatorio verranno trasferiti nelle zone di provenienza: Lombardia e Piemonte e proseguiranno l’isolamento in strutture adeguate identificate dalla Protezione Civile, dal Ministero della Salute e dall’Esercito.
Nei due alberghi di Alassio resteranno comunque in isolamento obbligatorio, i titolari e i dipendenti.

All’ospedale San Martino e all’ospedale Sant’Andrea di La Spezia sono ricoverati 7 pazienti e tutti sono in condizioni tutto sommato soddisfacenti e non sarebbero in pericolo di morte.

Questo sembra confermare che l’infezione da coronavirus sia meno aggressive di quanto si temeva e che i decessi sembrano riguardare solo pazienti molto anziani e già debilitati o persone con malattie pregresse e gravi.

Questo il numero di persone in isolamento e controllo sanitario zona per zona:

Asl 1 Imperiese – 33
Asl 2 Savonese – 218
Asl 3 Genovese – 46
Asl 4 – 70
Asl 5 – 217

Dati chiamate alla Centrale 112 Liguria (alle ore 17 di ieri):
Chiamate totali: 2279
Chiamate gestite: 1931
• Transitate al PSAP2 (centrali di secondo livello): 1104
• Filtrate: 846
Richiesta di informazioni: 329
Altro: 19
Chiamate passate alle cinque centrali dell’emergenza sanitaria: 734
• 118 Genova: 332
• 118 Savona: 117
• 118 Imperia: 88
• 118 La Spezia: 120
• 118: Lavagna: 56
• Altri fuori Regione: 21
Chiamate per Coronavirus: 329
110 sono state trasferite alle 5 centrali 118 della Liguria
91 sono state trasferite ai reperibili di igiene delle diverse ASL, dicendo agli utenti di rimanere a casa, non recarsi in PS e che verranno ricontattati.
128 utenti volevano solo informazioni, è stato fornito loro il numero nazionale 1500.