Genova – Scuole aperte da mercoledì in Liguria (tranne a Savona) ma solo se arriveranno i presidi sanitari di sicurezza.
Doccia scozzese per i genitori di bambini in età scolare in Liguria dove le scelte degli amministratori sembrano mettercela davvero tutta per rendere più difficile la vita di chi lavora e non può permettersi di restare a casa, accanto ai propri figli.
L’annuncio fatto dalla Regione Liguria in diretta streaming parla chiaro: le scuole potranno riaprire mercoledì ma solamente se ogni classe avrà un suo dispenser con igienizzante per disinfettare le mani ed altri presidi sanitari che possano limitare il rischio di diffusione del coronavirus.
Una precauzione più che doverosa ma che rischia di agitare il sonno delle tante famiglie che hanno ben presente lo stato di degrado delle scuole italiane dove non si riesce a garantire l’approvvigionamento della carta igienica e dei gessetti per le lavagne.
Il timore delle famiglie liguri riguardano il dubbio sul cosa accadrà se, martedì, tempo limite per l’approvvigionamento dei presidi, un asilo, una scuola o una struttura non saranno ancora dotate degli elementi prescritti dal decreto emanato da Roma e che però coinvolge anche le amministrazioni locali.
Nessun “rimpallo di responsabilità” è gradito e la polemica diventa rovente soprattutto sui social dove i genitori stanno già manifestando la loro “disperazione” dovendo ricorrere all’aiuto dei nonni e delle baby sitter non potendo lasciare da soli in casa i propri figli.
Una problematica ancor più sentita in quelle famiglie mono-genitoriali sempre più diffuse nel nostro Paese.