scuola banchi studenti

Genova – Scuole aperte da mercoledì nelle province di Genova, Imperia e La Spezia, in Liguria, ma solo se scuole e asili si doteranno dei presidi sanitari per contrastare la diffusione del coronavirus. Restano chiuse invece a Savona e sino alla fine della settimana.
Le nuove disposizioni, firmate da Regione Liguria, prevedono che fuori da ogni classe sia presente, ad esempio, un dispenser per la distribuzione di igienizzanti in gel ma è solo una delle prescrizioni cui le scuole e gli asili dovranno attenersi per poter riaprire.

Scuole chiuse di ogni ordine e grado sino a mercoledì, dunque, per consentire agli Istituti di dotarsi di tutti gli strumenti di prevenzione igienico-sanitaria previsti dalle norme.
La decisione è arrivata con un’ordinanza regionale emanata dal presidente Giovanni Toti d’intesa con il Ministro Speranza e di concerto con il presidente di Regione Piemonte Alberto Cirio, dopo l’incontro di ieri pomeriggio in Prefettura alla presenza dei quattro prefetti liguri e dei rappresentanti di ANCI e la riunione della Cabina di Regia.

Savona e provincia
A Savona restano in vigore per un’altra settimana le normative e le limitazioni che fino ad oggi sono presenti su tutta la Liguria con chiusura dei teatri e divieto di manifestazioni. Tutto questo sulla base della divisione del paese in tre aree effettuata dal Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri. La prima area contenuta nell’allegato 1 con gli 11 comuni della zona rossa, la seconda area contenuta nell’allegato 2 con le tre regioni: Emilia Romagna, Lombardia e Veneto e le province di Pesaro e Urbano e Savona e poi tutto il territorio nazionale dove sono in vigore una serie di provvedimenti per limitare il contagio che non prevedono però specifiche chiusure .

“E’ in corso un grande sforzo da parte del nostro sistema sanitario ligure per questo voglio ringraziare tutti gli operatori medici e volontari impegnati sul campo – ha dichiarato l’assessore alla Salute Sonia Viale – Sul nostro territorio ci sono 21 tamponi positivi con tre nuovi casi: uno a Rapallo e due a Laigueglia. Finalmente il dpcm individua una procedura chiara per la sorveglianza attiva: viene indicato il percorso che deve attivare il cittadino rispetto ai contatti stretti”

queste le disposizioni

Certificato medico
A seguito del nuovo Dpcm non è richiesto il certificato medico per la riammissione alle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattie non infettive. Il certificato come prescritto dal dpcm è previsto solo per malattie infettive.

Visite alle persone ricoverate nelle RSA e negli ospedali
Alisa d’intesa con gli enti gestori e le aziende ospedaliere, ha inviato una circolare in base alla quale rimane in vigore la limitazione degli accessi negli ospedali e nelle RSA. Può entrare una sola persona (care giver) a tutela dei ricoverati e delle persone fragili ospiti delle strutture. La disposizione rimarrà in vigore fino a nuove indicazioni.

Università degli Studi di Genova
Chiusa anche l’Università di Genova, per tutta la prossima settimana, fatta eccezione per i le attività considerate gravemente pregiudizievoli del ciclo di studi da parte dei competenti organi dell’Università. Chiuse ai nuovi ingressi anche le residenze universitarie per l’intera settimana fino alla mezzanotte dell’8 marzo.

Quarantena
L’orientamento di Regione Liguria è quello di far effettuare l’eventuale quarantena a soggetti a rischio di positività del tampone nelle loro abitazioni. Da qui il rimpatrio di tutti gli ospiti degli hotel di Alassio e Laigueglia che questo pomeriggio alle 18 sono stati riportati nei loro domicili in Lombardia attraverso pullman della Croce Rossa organizzati dalla Protezione civile regionale.

Musei
Da domani saranno riaperti anche i musei con particolari prescrizioni per le comitive numerose, l’obiettivo è garantire la sicurezza e dosare il numero delle persone.

Sistema di sorveglianza degli arrivi di Turisti
Il presidente di Regione Liguria ha chiesto alle Associazioni di categoria di fare uno screening degli ospiti, per verificare volumi e provenienze dei turisti. L’obiettivo è quello di avere una catena più celere di segnalazioni di chi alloggia negli hotel per effettuare verifiche in modo più strutturato. Vogliamo responsabilizzare i titolari degli esercizi alberghieri in modo che ci possano segnalare gruppi.

Persone in sorveglianza attiva in Liguria (isolamento)

ASL 1 Imperiese: 14
ASL 2 Savonese: 111
ASL 3 Genovese: 63
ASL 4: 45
ASL 5 Spezzina: 139

CONTAGIATI ATTUALMENTE IN TERRITORIO IN LIGURE
Asl 4: 1
Asl 1: 1
Asl 5: 1
Asl 2: 18

CONTAGIATI RICOVERATI CON BOLLETTINO MEDICO
Asl 1: 1 buone condizioni salute (ricovero ospedale Imperia)
Asl 2: 1 buone condizioni salute (ricovero ospedale Savona)
Asl 3: 7, di cui 5 in buone condizioni, 1 condizioni discrete, 1 in terapia intensiva (in lieve miglioramento) (ricovero ospedale San Martino)
Asl5: 1 buone condizioni (ricovero ospedale Sant’Andrea La Spezia

CHIAMATE 112
Aggiornamento dalle ore 00:00 alle ore 17:00

Chiamate totali alla Centrale 112 Liguria: 1664 (2677 nelle 24 ore)
Chiamate gestite: 1606 (2433)
• Transitate al PSAP2: 912 (1449)
• Filtrate: 694 (984)
Informazioni: 73 (116)
Altro: 58 (244)

Chiamate passate alle cinque centrali dell’emergenza sanitaria: 610 (952)
• 118 Genova: 265 (399)
• 118 Savona: 101 (168)
• 118 Imperia: 105 (156)
• 118 La Spezia: 64 (111)
• 118: Lavagna: 61 (100)
• Altri fuori Regione: 14 (19)

Chiamate per Coronavirus
Dati delle chiamate per Coronavirus (aggiornati alle ore 17 di oggi): 73 (106 nelle 24 ore)
43 (67nelle 24 ore), sono state trasferite alle 5 centrali 118 della Liguria
8 (10) sono state trasferite ai reperibili di igiene delle diverse ASL dicendo agli utenti di rimanere a casa, non recarsi in PS e che verranno ricontattati
22 (29) che volevano solo informazioni è stato fornito il numero nazionale 1500

REGOLE IGIENICO SANITARIE
Previste regole più stringenti: usare le mascherine solo se si pensa di essere positivi al virus e mantenimento della distanza nei rapporti, limitando i luoghi affollati.

L’infettivologo di Alisa Filippo Ansaldi ha sottolineato il cambiamento del quadro epidemiologico. “Stiamo passando a una fase di mitigazione dell’impatto – ha detto Ansaldi – La sorveglianza messa in atto ha proprio l’obiettivo di limitare la circolazione del virus e dare una risposta più adeguata ai cittadini”.