Genova – In attesa delle direttive nazionali la Regione Liguria sta studiando un provvedimento che “riaprirebbe” alcuni settori dell’economia che stanno soffrendo in modo particolare per l’emergenza coronavirus. Si parla di riaprire prima del 4 maggio attività come quelle della Pesca, della produzione di eccellenze eno-gastronomiche, del settore della Nautica e della cantieristica.
La notizia è stata anticipata dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, nel corso del consueto “punto della situazione” sull’emergenza coronavirus.
Il Governo centrale sta vagliando la possibilità di anticipare le riaperture di alcuni settori produttivi e la Liguria si prepara ad emanare una sua regolamentazione che ricalcherà quella nazionale o aggiungerà alcune parti legate alle caratteristiche particolari della regione rispetto alle altre.
Come per Veneto ed Emilia Romagna, poi, il settore degli stabilimenti balneari potrebbe essere al centro di particolari norme in vista della riapertura stagionale del 15 maggio. Dala alla quale gli stabilimenti dovrebbero arrivare con le attrezzature in pieno funzionamento e non ancora da sistemare.
Provvedimenti in fase di studio anche per Bar e Ristoranti
A invocare particolare prudenza chi teme che una riapertura troppo veloce e allargata possa far ripartire la catena dei contagi con l’aumentare degli incontri tra le persone.
Il rischio è che ad una apertura troppo anticipata sui tempi necessari, faccia seguito una “marcia indietro” che riporterebbe l’Italia alla quarantena con effetti sull’economia decisamente più devastanti rispetto alla prosecuzione del rigore sino al 4 maggio come previsto.