Genova – Strade e sentieri della Liguria presi d’assalto nella giornata di ieri, dopo la riapertura parziale dalla quarantena e oggi si rischia di replicare e forse peggio.
E’ allarme tra i medici che da due mesi affrontano l’emergenza coronavirus in Liguria e solo in questi ultimi giorni stavano osservando, complice la chiusura quasi “totale”, un timido miglioramento.
I dati dell’emergenza coronavirus sono leggermente positivi ma non quanto registrato in altre regioni e da domani la Liguria “apre” dopo due mesi di quarantena.
L’allentamento dei limiti ha già avuto effetti non proprio edificanti sulla presenza di persone per le strade, specie nelle zone commerciali dei vari quartieri.
Un fiume di persone si è riversato per strada nelle ore centrali della giornata e non è andata meglio su sentieri e stradine che salgono sulle alture della città e dove si è assistito ad un via vai non proprio “disciplinato”.
Il problema non sono le riaperture ma l’atteggiamento delle persone che sembrano aver dimenticato che solo pochi giorni fa la chiusura era ben più rigida e che solo quando il blocco è stato totale i contagi hanno iniziato, lentamente, a calare.
Lo “sblocco” deciso dal Governo centrale per permettere una ripresa dell’economia rischia ora di diventare un boomerang perché, se tra 15 giorni (tempo di incubazione del virus) i casi di contagio faranno registrare un boom da emergenza, si potrebbe essere costretti ad una nuova e totale chiusura e questo davvero darebbe un colpo durissimo all’economia italiana.
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