Genova – E’ stato inaugurato al Policlinico San Martino il nuovo laboratorio per la diagnostica e la ricerca sul Covid-19.
Lo spazio, realizzato grazie alla campagna di raccolta fondi #GenovaPerSanMartino, andrà a incrementare significativamente la capacità diagnostica per tutta la Regione.
Nel nuovo laboratorio è stato sistemato il macchinario acquistato dall’America in grado di processare mille tamponi al giorno.
Realizzato con il supporto di Banca d’Italia, Atlantia, San Quirico ed ENEL, il nuovo spazio è il primo passo per una nuova organizzazione delle Torri di Ricerca dove saranno creati nuovi laboratori di genomica e di citomica, per una superficie complessiva di circa 1500 metri quadrati.
L’ambiente ideale per studiare i meccanismi genetici e cellulari delle malattie infettive ma anche di molte altre malattie, tra le quali tumori e malattie neurologiche.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha così commentato: “Anche durante l’emergenza coronavirus il San Martino è stato hub regionale in prima linea per garantire l’assistenza a tutti i cittadini che ne avessero bisogno, grazie anche alla straordinaria risposta messa in campo con la trasformazione di interi reparti per l’accoglienza dei pazienti Covid e il potenziamento a tempo record delle terapie intensive. Questo ha determinato una corsa di solidarietà da parte dei cittadini e di tante aziende oltre che della Banca d’Italia, che ringraziamo. Grazie anche a queste donazioni, oggi il San Martino si conferma un fiore all’occhiello ligure e italiano nella ricerca scientifica”.
Anche Sonia Viale, vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità, ha salutato con soddisfazione il nuovo centro: “Si tratta di risultati importanti che sono il frutto della generosità delle donazioni per far fronte all’emergenza Covid ma anche per guardare al futuro realizzando laboratori e spazi per rafforzare la componente scientifica dell’Irccs San Martino che non è solo cura ma anche ricerca e didattica”.
Il Direttore Generale dell’Ospedale Policlinico San Martino, Giovanni Ucci, ha spiegato: “Il progetto di un laboratorio di ricerca COVID che nelle fasi emergenziali collabora alle attività di diagnostica molecolare rappresenta la migliore realizzazione della integrazione tra ricerca ed assistenza, specificità propria di un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico come il Policlinico San Martino. La sua realizzazione, resa possibile grazie alla generosità di istituzioni e cittadini che hanno guardato con fiducia al percorso che il San Martino ha fatto in questi anni, ci rassicura e ci stimola a fare sempre di più e meglio per rispondere alle esigenze dei nostri pazienti”.
Anche Antonio Uccelli, Direttore Scientifico del Policlinico, ha voluto dedicare un pensiero al laboratorio: “Questa è un’attività che si realizza grazie alla sinergia tra clinici e ricercatori che si sono messi generosamente a disposizione per supportare le attività del nuovo laboratorio. A regime, se tutto andrà bene, dalla prossima settimana la capacità di San Martino di processare tamponi Covid sarà di circa 1.500 tamponi”.