Genova – Nessuna privatizzazione delle squadre GSAT che curano a domicilio i malati di Covid ma, piuttosto, necessario ricorso a strutture private per mancanza di personale da assumere.
Non si fa attendere la “risposta” della Asl 3 Genovese alle denunce lanciate ieri dalla Cgil che accusava la Regione Liguria di ricorrere a strutture private per dotare la Liguria den numero necessario di squadre GSAT per la necessaria assistenza domiciliare dei malati di Covid-Coronavirus.
“Asl 3 smentisce categoricamente, quanto affermato dall’organizzazione sindacale Cgil, in relazione a un presunto affidamento gestionale dei GSAT – squadre composte da un medico e un infermiere per l’assistenza a domicilio dei pazienti Covid – a un operatore economico privato – si legge in una nota – Si specifica che invece è stata effettuata una integrazione al servizio infermieristico delle squadre esistenti e operative sul territorio solo dopo aver messo in atto tutte le procedure di assunzione di personale previste dai decreti emergenziali attraverso bandi a tempo determinato e utilizzo di graduatorie a tempo indeterminato che non hanno portato a un pieno soddisfacimento della domanda di personale da assumere”.
Secondo Asl 3, insomma, non ci sarebbero persone da assumere nel sistema sanitario regionale mentre una struttura privata avrebbe le capacità economiche e “attrattive” tali da richiamare quel personale che non sarebbe disposto a farsi assumere nel “pubblico”.
Secondo Asl 3 si tratta dunque di un potenziamento temporaneo necessario per fronteggiare l’emergenza COVID che prevede una integrazione di personale infermieristico a tutela della salute pubblica e non di un affidamento di gestione dell’intero servizio GSAT.
“Si è pensato pertanto di ricorrere all’integrazione del contratto di appalto di servizi già in essere – spiega ancora Asl 3 in una nota – precedentemente aggiudicato da questa azienda a seguito di regolare procedura di gara ed evidenza pubblica, secondo le indicazioni fornite dal Dipartimento Salute e Servizi Sociali del 3 marzo 2020”.
La Asl 3 ha inoltre “corretto” la Cgil laddove segnalava la presenza di sole 8 unità GSAT delle 14 necessarie.
“A oggi le squadre GSAT attive in ASL3 sono 11 (ultima attivazione in ordine temporale il 13 maggio) e non 8 come erroneamente comunicato da CGIL. Si sta valutando – insieme ad Alisa – se necessario rispetto al bisogno il raggiungimento di 14 GSAT sul territorio”.