Genova – Botta e risposta tra Luca Bizzarri e Giovanni Toti sulla cerimonia di inaugurazione del nuovo Ponte per Genova.
Alcuni giorni fa tramite la sua pagina Facebook, il presidente di Palazzo Ducale aveva ripreso un articolo apparso sul SecoloXIX esprimendo il suo dissenso sulla doppia cerimonia di inaugurazione, prevista per il 27 luglio.
La posizione del comico, appoggiata anche dall’associazione dei familiari delle vittime, ha suscitato la reazione del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che ha commentato con un post su Facebook.
“Ho seguito con attenzione il dibattito sulla possibilità di celebrare la fine della costruzione del ponte di Genova con un concerto – ha esordito il governatore della regione – Non voglio entrare nel merito perché al momento abbiamo altre priorità, ma visto che mi è stato chiesto penso che in quei giorni l’unica cosa importante e doverosa verso la nostra città sarà prima di tutto ricordare le vittime, stringerci ancora intorno alle loro famiglie rispettando il loro dolore, ringraziare chi ha lavorato senza sosta, celebrare le capacità che stanno facendo ritrovare consapevolezza di sé a una intera nazione. Detto questo, proprio oggi mi sono capitate tra le mani le immagini di alcune manifestazioni passate, legate al ricordo della tragedia di ponte Morandi e alla celebrazione di Genova, come il concerto che Msc ha regalato alla città, con tanto di diretta su Rai1 seguita da milioni di telespettatori. E riguardando le foto dei presentatori, ritrovo chi in queste ore sta criticando l’ipotesi di un nuovo concerto. E su una cosa mi trovo pienamente d’accordo con lui: in certe situazioni il silenzio dovrebbe prevalere su tutto”.
Le puntualizzazioni di Toti, che ha voluto ribadire la presenza di Bizzarri durante la raccolta di beneficenza tramite il grande concerto organizzato da MSC e trasmesso da Ra1, non sono passate inosservate e nuovamente Bizzarri ha risposto: “Caro Presidente, lo show di Rai Uno era funzionale a una raccolta di fondi in un momento di difficoltà e urgenza, un momento in cui tutta la città si stringeva in un abbraccio, credo lo possa ricordare bene perché eri presente anche tu. Qui si tratta di annunciare l’apertura di un ponte che non doveva crollare, che ha lasciato 43 famiglie distrutte e che chiedono quel rispetto discreto che a Genova conosciamo bene. Il fatto che ci sia un meraviglioso nuovo ponte che, anche grazie al tuo lavoro, è stato costruito bene e in poco tempo ci può solo consolare.
“Consolare”, che meravigliosa parola, io credo che il silenzio possa essere consolatorio, solo per questo motivo mi permetto e mi sono permesso di esprimere un pensiero, non ho altro che quello, non ho elezioni da affrontare, sono un cittadino e ho detto la mia. Il tuo invito al silenzio non mi pare affatto ‘consolatorio’, ma paternalistico e minaccioso, spero di aver inteso male”.