Genova – Sacchi di juta al posto di quelli di plastica, sulle spiagge libere, per segnare i posti disponibili per i bagnanti e per garantire le distanze di sicurezza.
Il primo cittadino ha ammesso l’errore e ha annunciato che la Protezione Civile non userà più i sacchetti di plastica pieni di sabbia come “segnaposti” sulle spiagge libere ma sostituirà tutta la dotazione con materiale bio-degradabile e che non creerebbe danni nel caso finisse in mare.
Le polemiche, divampate con la presentazione dei provvedimenti di sicurezza per le spiagge Libere genovesi, avevano coinvolto anche le associazioni ambientaliste che hanno denunciato l’uso di materiale non idoneo sulle spiagge proprio mentre, in tutto il mondo, si combatte l’invasione delle plastiche e delle microplastiche nei mari e sulle spiagge.
Con decisione il primo cittadino ha ammesso l’errore e ha subito dato disposizioni affinché i sacchi di plastica già posizionati su alcune spiagge, vengano sostituiti con altri di materiale biodegradabile e con un minor impatto sull’ambiente e sull’estetica dei luoghi.