Genova – Sacchi di plastica della Protezione Civile trascinati in mare dalla mareggiata. I “segnaposto” scelti dal Comune di Genova per segnare gli spazi disponibili sulle spiagge libere ai tempi del coronavirus sono finiti in mare come temuto dalle associazioni ambientaliste. Le onde del mare li hanno trascinati in acqua dove costituiranno un’ulteriore fonte di inquinamento.
I timori dei molti che hanno protestato all’annuncio del Comune di usare sacchi di plastica per le spiagge libere si sono purtroppo avverati e molti contenitori in materiale non biodegradabile sono stati trascinati in mare come dimostrano le numerose foto postate sui social da cittadini preoccupati per la mancanza di sensibilità ambientale dimostrata.
Nemmeno l’ammissione di errore del sindaco Bucci, che aveva accolto e concordato con l’esigenza di sostituire i sacchi con la juta, è servita a salvare il mare genovese da un ulteriore inquinamento da plastica.
Ora c’è chi si domanda cosa sarebbe avvenuto se il proprietario di uno stabilimento balneare avesse causato un simile disastro e a quali conseguenze amministrative e penali sarebbe andato incontro.