Genova – Decine di cani che, ogni giorno e da settimane, senza il sollievo della pioggia, urinano sui muri ma anche qualche “bipede” frequentatore notturno che si libera per strada. E’ emergenza cattivo odore in via Cecchi e in via Finocchiaro Aprile, alla Foce.
Il forte odore di urina rende l’aria irrespirabile e il prescritto uso delle bottigliette con acqua e disinfettanti non viene fatto rispettare da chi sarebbe preposto a farlo.
I commercianti, esasperati per l’olezzo, hanno preso secchi e candeggina ed hanno lavato i marciapiedi, protestando con forza contro la mancata pulizia e l’assenza totate di controlli, di giorno per i cani e i padroni maleducati, e la notte per gli incivili a due zampe.
“Non si riusciva a respirare – protestano i commercianti – e i clienti si lamentavano da giorni. In più c’è chi è sfortunato e ha il vento che spinge l’odore nel negozio e deve tenere le porte aperte. E’ una situazione intollerabile”.
Inutile, a quanto sembra, richiedere l’intervento delle autorità preposte e la situazione, giorno dopo giorno, diventa esplosiva.
Al rischio sanitario si unisce infatti l’animo surriscaldato che potrebbe innescare una lite con chi non rispetta il lavoro altrui e le regole imposte dalla civica amministrazione.
“Ovviamente non si parla di tutti i casi – spiegano i commercianti inferociti – ma molte, troppe persone con cane al seguito, lasciano sporcare sui marciapiedi e non si fanno carico di pulire. Se si esce a far notare la mancanza si viene anche insultati e offesi con male parole. Servirebbero i vigili ma qui se ne vedono sempre meno se non per dare multe e sanzioni a chi si ferma magari un minuto in sosta vietata. Giusto sanzionare tutte le irregolarità e non solo quelle più semplici”.
La protesta non riguarda solo le bestiole e la mancanza di civiltà dei padroni che non rispettano l’obbligo di usare la bottiglietta d’acqua per pulire dove sporcano i loro amici a 4 zampe.
“La sera c’è chi passa ubriaco e si “libera” per strada – spiegano ancora i commercianti – non sono molti ma sono sempre gli stessi. Basterebbe qualche divisa in più per strada e certamente certi comportamenti sparirebbero”.
Nel frattempo, in attesa che Amiu pulisca i marciapiedi e che chi di dovere intervenga con una seria campagna di sanzioni ai padroni incivili di poveri animali senza colpa, i commercianti si armano di secchi e flaconi di candeggina e lavano i marciapiedi per “poter respirare”.