Genova – E’ stato salvato dall’intervento delle guardie carcerarie il detenuto rinchiuso nel carcere di Pontedecimo che questa mattina ha tentato di impiccarsi.
Ne da notizia il Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria.
Erano circa le 8.30 quando il detenuto, un italiano condannato a 14 anni di reclusione per reati sessuali, ha tentato di impiccarsi nella propria cella.
A salvarlo, in extremis, è stato l’agente di turno che ha capito quanto stava accadendo e ha fatto irruzione nella cella insieme ai colleghi, sciogliendo il cappio ed evitando il peggio.
Il detenuto è stato rianimato dagli stessi agenti in attesa dell’arrivo dei sanitari dell’istituto.
Michele Lorenzo, segretario regionale del Sappe, ha commentato: “Un’altra vita salvata nelle carceri liguri che nel primo semestre di quest’anno gli angeli della Polizia Penitenziaria sono già intervenuti su ben 34 tentativi di suicidio mentre solo Pontedecimo ha registrato 12 tentati suicidi.
Numeri molto elevati che devono far riflettere ancora di più perché il poliziotto penitenziario non dispone di nessun mezzo tecnologico per poter intervenire con maggiore efficienza. Per fortuna che esiste la Polizia Penitenziaria, ma nessuno ancora comprende la sua importanza. Interpelliamo il Ministro della Giustizia Bonafede affinché si pensi seriamente a ridurre la presenza dei detenuti nelle carceri liguri mediante la costruzione del carcere di Savona. Il carcere di Pontedecimo gestisce quasi 160 detenuti su una capienza massima di 96 posti, non è possibile gestire un carcere con questi numeri. Se questo detenuto fosse deceduto la colpa era da attribuire solo all’Amministrazione che consente una vita detentiva fuori da qualsiasi regola”.