Genova – Si teme l’arrivo della terza ondata, già certa per i medici, e il Governo valuta la possibilità di estendere la zona rossa a tutta l’Italia per Natale e Capodanno per limitare la circolazione del virus.
Dopo le scene della giornata di ieri con assembramenti in città tra le vie dello shopping e sul lungomare, si cerca di stabilire ora una regolamentazione precisa, estremamente rigida, con deroghe esclusive per gli spostamenti tra piccoli comuni.
Nella giornata di oggi i capidelegazione della maggioranza e alcuni ministri si incontreranno con gli esperti del Comitato tecnico scientifico per analizzare la situazione epidemiologica e studiare eventuali contromisure visti i possibili assembramenti per lo shopping prenatalizio.
In un post sulla sua pagina Facebook, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha scritto: “Sono ormai lunghi mesi che siamo tutti impegnati, con grandi e piccoli sacrifici, nella battaglia contro il Covid-19. La nostra comunità nazionale, pur tra mille difficoltà, è riuscita a mostrare un forte spirito di coesione e un grande senso di responsabilità. Sono convinto che continueremo a mostrare questa saldezza anche nelle prossime settimane, in occasione delle festività natalizie.
Il premier ha poi specificato che il rispetto delle normative permetterà di arrivare preparati alla campagna di vaccinazione: “Dobbiamo continuare a impegnarci e a mantenerci vigili per contrastare il contagio e dobbiamo predisporci ad aderire coralmente alla campagna di vaccinazione. Sarà una mobilitazione che coinvolgerà tante piazze italiane, e che sarà identificata con il simbolo della primula. Il fiore, primo a sbocciare dopo il lungo inverno, accompagnerà simbolicamente tutte le fasi della campagna verso un ideale, graduale risveglio, della nostra vita sociale. Questa volta, la sua rinascita sarà anche la nostra“.
Nessun allentamento, quindi, nonostante le pressanti richieste delle Regioni per una parziale riapertura, anche se si valuta una deroga per chi risiede in comuni al di sotto dei 5mila abitanti e che permetta uno spostamento entro 30 chilometri.
Il Governo, come da tempo sostenuto dai ministri Boccia e Speranza, potrebbe riabbracciare la linea del rigore per cercare di limitare la terza ondata, prevista tra gennaio e febbraio.
Da più parti si moltiplicano gli appelli alla fermezza e al rigore, a cui vanno aggiunti fermezza e comprensione per informare in maniera chiara i cittadini e permettere loro di seguire quando disposto.