Mario Draghi Presidente del Consiglio

Liguria in zona arancione da lunedì e tornano a chiudere i Musei e le mostre e scattano ulteriori restrizioni per Bar e Ristoranti.
Intanto il Governo Draghi ha deciso per la Pasqua blindata in tutta Italia e lo ha fatto con un decreto legge e non con dpcm. Le misure scatteranno da lunedì, 15 marzo sino al 6 aprile.
“Zona rossa Italia” il 3, 4 e 5 aprile – comprese Pasqua e Pasquetta -, mentre fino al 2 e di nuovo il 6 tutte le regioni gialle passeranno automaticamente in arancione.
Il nuovo Governo ha varato la stretta dopo il picco di contagi che ha raggiunto i 27 mila mentre i decessi restano molto alti, ben 380 registrati in un solo giorno.
Le persone infettate dal coronavirus sono mezzo milione in tutta Italia.

Poche le deroghe alle restrizioni – tra cui una visita al giorno ai parenti – che metteranno di nuovo alla prova le attività economiche; tanto che Regioni e Comuni, pur non discutendo il decreto, chiedono ristori immediati per evitare pesanti conseguenze sociali.

Pasqua in zona rossa in tutta Italia
Nei giorni di Pasqua e Pasquetta e il sabato precedente – 3, 4 e 5 aprile – l’Italia sarà tutta in zona rossa ad eccezione di eventuali regioni in zona bianca (al momento solo la Sardegna). In quei tre giorni sarà comunque possibile effettuare una visita al giorno all’interno della regione, massimo in due adulti con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi, tra le ore 5 e le 22.

Nuovo criterio per la zona Rossa
Per istituire la zona rossa in una regione con ordinanza del ministro della Salute non si considererà più solo l’Rt (indice di trasmissibilità) superiore a 1,25 nell’ultima rilevazione, ma anche l’incidenza settimanale superiore a 250 casi complessivi su 100 mila abitanti. Il cambio di fascia sarà automatico.
Le Regioni arancioni potranno individuare aree da portare in zona rossa, quando l’incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100 mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive.

Congedi parentali e Bonus Baby sitter
Nel decreto legge varato dal Governo Draghi anche anche 290 milioni per i congedi parentali, a partire dal 1 gennaio e quindi anche retroattivi. Saranno retribuiti al 50% per chi abbia figli minori di 14 anni, mentre dai 14 ai 16 anni non saranno retribuiti.
Alternativo al congedo un bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per i lavoratori autonomi, i sanitari e le forze dell’ordine.
Fino ai 16 anni dei figli viene ribadito il diritto allo smartworking per i genitori.