Genova – Anche l’associazione ambientalista “Gabbie vuote” si schiera contro l’ordinanza della Regione Liguria che prevede l’abbattimento di tutti i suini presenti nell’area della cosiddetta “zona rossa” dichiarata per l’emergenza della peste suina.
L’associazione teme in particolare che possano essere abbattuti anche quegli animali che vengono allevati non per consumo umano o per lavorazione delle carni ma come “animali da compagnia”.
“abbiamo appreso la notizia degli abbattimenti di suini e cinghiali allo stato brado e semibrado nei Comuni siti in zona rossa – scrive l’associazione Gabbie vuote in una nota – Molte persone, piccole realtà e rifugi, ospitano suini e cinghiali da vita. Tutti loro rischiano l’abbattimento anche se gli animali non verranno mai utilizzati per fini produttivi.
Intendiamo quindi esprimere tutto il nostro sconcerto e disapprovazione nei confronti di questo provvedimento. Sterminare animali sani e felici non è accettabile. Neppure per tutelare gli allevamenti e gli interessi di una filiera. Senza contare poi che tale filiera è troppo spesso responsabile di maltrattamenti nonchè delle malattie degli animali in quanto stipandoli gli uni sugli altri, per sua stessa natura, trasforma potenzialmente qualunque virus in una bomba ad orologeria. Uccidere queste creature è una vera malvagità. E’ considerare gli animali non esseri senzienti come stabilisce l’art. 13 del Trattato di Lisbona ma cose, prodotti, macchine come quasi 500 anni fa ebbe l’arroganza e l’ignoranza di dichiarare Cartesio con l’intelligenza condizionata dalla mancanza di ragione e di coscienza.
Pertanto chiediamo di sospendere immediatamente gli abbattimenti e di revocare l’Ordinanza 4/2022 “.