Genova – Il lupo dal raro manto nero che guida un branco nella zona della Valle Scrivia è ancora in Liguria. Buone notizie dai tanti ricercatori e naturalisti che si sono appassionati alla storia di Joe Black, il grosso lupo dal manto scuro avvistato più volte nelle valli della zona.
Alcune segnalazioni di un lupo nero erano arrivate dalla zona del Parmense e si pensava che l’animale fosse “emigrato”, magari in cerca di territori da conquistare.
L’esame di alcune immagini e video realizzati con fototrappole, invece, ha portato ad una scoperta davvero straordinaria: i lupi neri sono due ed entrambi guidano un branco.
A confermarlo il fotografo naturalista Ugo De Cresi, il primo a fotografare “Joe Black” sui monti della Liguria.
“Abbiamo ricevuto le immagini e i video realizzati dalle fototrappole nella zona della provincia di Parma – spiega Ugo De Cresi e mostrano un lupo dal manto scuro in compagnia di un solo esemplare. Il “nostro” Joe Black guida un branco numeroso e di cui fa parte anche un esemplare zoppo che non si vede nelle immagini”.
Ma la conferma ufficiale della presenza di Joe Black nei boschi di Liguria (con qualche sortita in Piemonte) arriva da altre immagini scattate da fototrappole nella zona dei primi avvistamenti.
Gli appassionati le avevano posizionate al ritrovamento di un daino fusone predato. La carcassa avrebbe certamente attirato altri predatori e così è stato.
“Le fototrappole hanno mostrato Joe Black saldamente alla guida del suo branco – conferma De Cresi – e con loro c’è anche il lupo zoppo, forse ferito all’anteriore destra”.
La vicenda appassiona sempre di più esperti e semplici curiosi della Natura anche perché si pensava che il manto nero fosse molto raro mentre qui sembrano esserci ben due lupi con lo stesso colore. Forse sono fratelli?
I ricercatori continueranno a seguire Joe Black con le foto trappole e non senza problemi visti i divieti di ingresso nei boschi nella “zona rossa” tra Liguria e Piemonte.
Nessun pericolo arriva invece dal branco di Lupi guidato da Joe Black. Non si ha notizia di attacchi di lupi da fine Ottocento e la furiosa caccia di cui sono stati vittima per oltre un secolo li ha resi molto guardinghi e diffidenti nei confronti dell’uomo.
Appena percepiscono l’odore di un essere umano si allontanano velocemente. Lo sanno bene i ricercatori e gli appassionati di Fotografia che devono restare immobili per ore in rifugi mimetizzati per poter scattare immagini da grande distanza.
Le fototrappole, posizionate nei boschi e visitate di tanto in tanto, aiutano molto perchè non c’è presenza di esseri umani e i lupi si avvicinano più facilmente.