Genova – E’ caccia ai responsabili che questa notte hanno imbrattato la targa dedicata alla vittima delle Foibe Norma Cossetto, inaugurata lo scorso 10 febbraio a Oregina.
Ignoti hanno agito indisturbati sfruttando il buio e hanno ricoperto la targa con vernice nera.
Si cercherà ora di risalire agli autori del gesto e le forze dell’ordine, per farlo, potranno sfruttare anche le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della zona.
A stigmatizzare l’episodio il presidente del consiglio regionale della Liguria, Gianmarco Medusei.
“Nella notte – scrive Medusei in una nota – è stata imbrattata con una vernice spray la targa scoperta al Belvedere di Oregina solo pochi giorni fa, in occasione del Giorno del ricordo, per ricordare la giovane studentessa istriana vittima delle foibe Norma Cossetto. È l’ennesimo grave atto che danneggia la memoria degli esuli giuliano dalmati e di tutti gli infoibati”.
“Spero che questi vandali, che non hanno rispetto nemmeno per la memoria di una medaglia d’oro al merito civile, possano essere individuati al più presto, anche grazie alle telecamere presenti in zona, e puniti severamente. Mi auguro che l’episodio trovi una condanna trasversale a difesa del valore comune della memoria”.
Condanna anche da parte di Paola Bordilli, assessore al Commercio del Comune di Genova
“Vergogna per simili gesti – scrive Bordilli sulla sua pagina Facebook – Condanna piena e assoluta verso gli autori di questo vile e indegno gesto”.
L’assessore Bordilli pubblica anche alcuni estratti del racconto della sorella:
“Ancora adesso la notte ho gli incubi, al ricordo di come l’abbiamo trovata: mani legate dietro alla schiena, tutto aperto sul seno il golfino di lana tirolese comperatoci da papà la volta che ci aveva portate sulle Dolomiti, tutti i vestiti tirati sopra all’addome… sono convinta che l’abbiano gettata giù ancora viva. Mentre stavo lì, cercando di ricomporla, una signora si è avvicinata e mi ha detto: “Signorina non le dico il mio nome, ma io quel pomeriggio, dalla mia casa che era vicina alla scuola, dalle imposte socchiuse, ho visto sua sorella legata ad un tavolo e delle belve abusare di lei; alla sera poi ho sentito anche i suoi lamenti: invocava la mamma e chiedeva acqua”
Ferma condanna del gesto anche da Federico Bertorello, presidente del Consiglio comunale di Genova.
“È con grande dispiacere che vengo a sapere che la targa che il Comune di Genova ha intitolato alla memoria di Norma Cossetto, giovane istriana martirizzata e infoibata, è stata vandalizzata dopo soli 10 giorni dalla sua scopertura. È mia ferma volontà impegnarmi fin da subito affinché si proceda all’immediata pulizia e ripristino della targa che è stata ignobilmente deturpata da delinquenti che magari osano anche definirsi democratici e che devono essere assicurati al più presto alle patrie galere”.