Genova – Il Comune dovrà risarcire con 7.500 euro il locale del centro storico che ha vinto il ricorso al Tar della Liguria contro la chiusura per 30 giorni e l’orario serale ridotto per sei mesi dalle 3 alle 21.
Potrebbero seguire in molti, nel centro storico genovese, la “via” aperta da uno storico locale della Movida che ha presentato e vinto il ricorso contro la decisione del Comune di “silenziare” le attività dopo le 21 e ne ha disposto la chiusura.
Se il Comune sta valutando la possibilità di un contro ricorso al Consiglio di Stato, infattim molti altri locali del centro storico stanno valutando la possibilità di presentare a loro volta ricorso contro la campagna anti Movida della civica amministrazione con il risultato, se il Tar dovesse accogliere anche questi ricorsi, di un boomerang economico e di “immagine” per Palazzo Tursi e per chi ha sostenuto il “pugno di ferro” contro i locali.
Nel frattempo esulta chi ha vinto la prima battaglia e si vedrà risarcire dal Comune di Genova per i mancati incassi e per la riduzione di orario di apertura.
Nel mezzo i residenti della zona che lamentano da anni il rumore e gli schiamazzi che non fanno dormire e gli “eccessi” che, probabilmente, solo il passaggio di persone in divisa potrebbe limitare.
Se le strumentazioni elettroniche escono sconfitte ancora una volta dalle aule di Giustizia si invoca a gran voce la presenza sul territorio di chi può intervenire direttamente alla fonte sui veri responsabili dei disagi: le persone maleducate.