Chiavari – Potrebbero arrivare a fine maggio i risultati finali delle indagini forensi sulle tracce di DNA del caso dell’omicidio di Nada Cella, la giovane di 24 anni uccisa il 6 maggio 1994 nello studio del commercialista Marco Soracco a Chiavari.
Il genetista di fama internazionale che segue il caso è alla terza richiesta di proroga dei tempi per gli esami e c’è molta attesa per i risultati che le analisi potranno dare.
Il caso della segretaria uccisa brutalmente 25 anni fa attende un “colpevole” ma occorre che le prove da portare in Tribunale siano sufficientemente “forti” da portare ad una condanna o, più probabilmente, il caso verrà nuovamente archiviato e la donna attualmente indagata – e già uscita all’epoca da altre indagini – verrebbe definitivamente prosciolta dalla terribile accusa di aver ucciso “per gelosia”.
In molti temono che i ripetuti rinvii delle date previste per la consegna dei risultati della perizia non siano “un buon segno” anche perché il tempo potrebbe aver degradato le tracce o, più semplicemente, la persona su cui si concentrano le indagini non è il colpevole.
Di certo l’attenzione mediatica sul caso è forte e si attende con trepidazione che le verifiche accertino se ci sono tracce di sangue di Nada Cella sullo scooter che l’indagata possedeva all’epoca e che è stato conservato e se ci sono tracce sul bottone trovato sul luogo del delitto e che non apparteneva alla vittima ma era simile ad altri trovati in casa della persona sospettata oggi.
La risposta ai quesiti arriverà, salvo nuove proroghe, a fine mese e sarà più chiaro se il cold case di Nadia Cella ha qualche possibilità di essere risolto o se, come 25 anni fa, ci si ritroverà di nuovo in un vicolo cieco.