Genova – Sarà l’autopsia a chiarire con certezza le cause del decesso di Roberto Caponera, l’infermiere della Asl 4 di 62 anni, morto ieri mattina a Lavagna, mentre faceva jogging sotto il sole.
L’uomo si è accasciato improvvisamente a terra e non ha più ripreso conoscenza. All’arrivo dell’ambulanza di soccorso l’uomo era già morto.
L’orario, le nove del mattino, non sembrerebbe particolarmente azzardato per una corsa, anche tenendo in considerazione l’elevato rischio per afa e caldo ma il decesso potrebbe comunque essere in correlazione con l’ondata di caldo e afa che sta interessando da giorni la nostra regione.
Caponera era uno sportivo molto allenato e abituato a imprese anche molto impegnative e certamente era controllato e scrupoloso.
Un altro decesso, avvenuto a Diano Marina, dove è morto un lavapiatti di 47 anni, viene definito “sospetto” in relazione al gran caldo degli ultimi giorni e potrebbe avere una correlazione con gli eventi estremi delle ultime settimane.
Anche in questo caso sarà l’autopsia e gli esami medico legali a chiarire ogni dubbio sulle cause del decesso.
Resta valido l’appello dei sanitari ad evitare allenamenti faticosi e lavori gravosi nelle ore più calde della giornata e, ancor più, le sessioni sportive.
Una corsa sotto il solleone, con temperature estreme e umidità altissima, possono scatenare malori anche mortali.