Depositare le querele entro il 30 settembre 2022 per evitare di far scadere il tempo concesso per presentarle. E’ l’invito che l’associazione di difesa dei Consumatori lancia a chi rischia di perdere ingenti somme di denaro nel “caso” della NFT.
Il Codacons, dopo aver tenuto diverse assemblee pubbliche sta inviando, a chi si sta associando tramite il sito nazionale, una email con le istruzioni da seguire per chi desidera sporgere formale denuncia querela contro i responsabili e collaboratori diretti o indiretti della NFT facendosi assistere dai legali dell’associazione dei consumatori.

“E’ quanto mai urgente, infatti – spiegano alla Codacons – che questi depositi di querele diretti alla Procura della Repubblica di Treviso avvengano in tempi brevi al fine di non far decorrere il tempo massimo dei 90 giorni concessi dal codice di procedura penale”.

Secondo il Codacons di tale esigenza sarebbero consapevoli anche “coloro che temono che le indagini portino le Autorità inquirenti ad un coinvolgimento di agenti o broker non autorizzati a svolgere questa attività di raccolta clienti senza i dovuti titoli ed attestati nonché autorizzazioni da parte della CONSOB”.

Com’è noto infatti per svolgere attività di raccolta denaro o facilitazione di investimenti finanziari occorre un apposita autorizzazione.
Secondo Codacons queste persone fornirebbero spesso ai risparmiatori, che non hanno visto rimborsarsi le somme investite direttamente o indirettamente nel circuito legato alla NFT, informazioni giuridiche errate tentando di convincere i risparmiatori a non tutelare i propri diritti, e così i propri investimenti, tramite una serie di promesse di rimborsi futuri.

“Promesse che hanno come primo scopo quello di evitare che gli investitori depositino la denuncia querela nei 90 giorni – sospetta Codacons – Nessuno spiega però loro che se quanto restituito può essere identificato come profitto di un reato, tale profitto potrebbe essere oggetto di sequestro da parte delle Autorità Giudiziarie. Nessuno spiega inoltre a questi investitori, che da noi sentiti il più delle volte affermano di non essere stati informati né dai Broker/ agenti né dalla NFT della necessità di dichiarare nella denuncia dei redditi di aver provveduto tramite questi investimenti in criptovalute di aver esportato di fatto del denaro all’estero, che il non identificarsi come persone vittime di reato (se un reato verrà configurato dagli Organi Inquirenti nella vicenda NFT al termine delle indagini) rende impossibile qualsiasi difesa da sanzioni e multe per omessa denuncia di esportazione di valuta non dichiarata”.

Sempre secondo Codacons, quale sia la data di scadenza dei 90 giorni per il deposito della denuncia querela è sempre piuttosto opinabile in questi casi, ma “stante l’insistenza di alcuni a non far sporgere la querela entro il 30 settembre 2022, a pensar male si potrebbe ipotizzare che qualcuno identifichi a torto o a ragione in questa data al data ultima per tale incombente”.

La data del 30 settembre viene indicata anche perché chi si deciderà a sporgere denuncia querela solo in prossimità di tale data, potrebbe trovarsi in fila dietro a molti altri che questa scelta l’hanno già fatta creando in tal modo una concentrazione di richieste di redazione di denunce querele che in pochi giorni che non sarà semplice soddisfare.
Al fine di dare informative, senza più in questa fase spostarsi in mezza Italia, i legali del Codacons hanno organizzato per il 22 settembre 2022 ore 18,00 una call su zoom a cui si potrà accedere mediante questo link https://us06web.zoom.us/j/87075459439
In questo modo, chi non ha le idee chiare o necessita di informazioni potrà avere le necessarie risposte legate alla vicenda NFT.
Si raccomanda di verificare che il vostro computer/cellulare sia abilitato a zoom facendo un test prima della riunione a questo link: https://zoom.us/test.
Ne frattempo è sempre attiva sul sito nazionale del Codacons (www.codacons.it) all’interno della Home page cliccando su “ azioni in corso” e quindi sulla finestra dedicata alla vicenda NFT la possibilità di iscriversi al Codacons per essere assistiti.
Si possono scaricare i primi moduli necessari per tutelare la propri risparmi / investimenti per poi essere contatti a stretto giro dai legali del Codacons per la redazione della denuncia querela il cui costo è di euro 500,00.