Borzonasca (Genova) – I cavalli selvaggi dell’Aveto stanno bene e gli esemplari catturati e ospitati in un recinto temporaneo vengono monitorati sotto il profilo veterinario per verificare se sono malati di anemia e se trovati sani e forti verranno trasferiti in spazi idonei del Ponente.
Regione Liguria risponde agli Ambientalisti dopo gli appelli lanciati ieri da alcune associazioni ambientaliste che temono che gli animali possano essere maltrattati.
“È quanto mai stonato l’allarme di una parte della popolazione sul gruppo di sette cavalli dell’Aveto portati in sicurezza in un’area recintata di proprietà del Comune di Borzonasca, con adeguato quantitativo di acqua, fieno e congrua per dimensione, ritenuta idonea tramite sopralluogo delle autorità sanitarie”. Così dichiarano congiuntamente, in risposta alle comunicazioni di associazioni ambientaliste, l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Piana, il sindaco di Borzonasca Giuseppino Maschio e il direttore generale dell’ASL 4 Paolo Petralia.
“Poco hanno questi cavalli di selvaggio: si tratta di esemplari vaganti tra le case, confidenti con l’uomo – proseguono l’assessore Piana, il sindaco Maschio e il direttore generale della Asl Petralia – che hanno creato parecchio disagio agli abitanti, alcuni incidenti e che rappresentano un costante pericolo per l’incolumità pubblica, tanto da suscitare reiterate segnalazioni di protesta alle amministrazioni pubbliche”.
“Per questo – proseguono – abbiamo operato tante interlocuzioni tra i diversi soggetti giuridici competenti per riuscire ad alleviare la situazione. La procedura attivata ci è servita per microcippare i cavalli e analizzarli: siamo in attesa del responso delle analisi. Se verrà autorizzato lo spostamento questi cavalli non saranno né sfruttati né portati al macello: gli allevatori che li prenderanno in carico si impegnano formalmente con la sottoscrizione di un protocollo che ne tutela il pascolo, questa volta davvero selvaggio, libero, in montagna, in un areale del Ponente distante dai centri abitati. Una soluzione del tutto incruenta e rispettosa della vita di questi esemplari, da sempre sinonimo di libertà, ma da 30 anni fuori controllo per numero e per dislocazione, soprattutto nella stagione fredda in cui scendono nelle zone abitate alla ricerca di un habitat più gratificante. Proporre una soluzione rispettosa dell’ambiente e migliorativa, tra l’altro nella stessa regione con uno spostamento limitato, non è criticabile, ma un passo avanti per il benessere animale”.
Asl4 precisa inoltre, nella relazione del veterinario Alessandra Raffo, che “su richiesta del Sindaco del Comune di Borzonasca, in data 19 ottobre i Veterinari della SC Sanità Animale si sono recati presso il recinto situato in località Bocca de Moa’, codificato in BDN ed idoneo dal punto di vista strutturale ed igienico alla detenzione temporanea di animali a fini di monitoraggio sanitario, ed hanno proceduto all’identificazione e all’esame ematico per il test dell’anemia infettiva equina ai sette cavalli presenti, due dei quali puledri. Ci si è avvalsi a tal fine di una struttura ad imbuto nella quale gli animali sono stati convogliati da personale di un’azienda zootecnica insistente in altra Asl. All’esame obiettivo generale tutti i cavalli si presentavano in buone condizioni di salute e in ottimo stato di nutrizione. Per assicurare il mantenimento delle condizioni di benessere degli animali, si è raccomandata la somministrazione quotidiana di fieno in quantità adeguata e la disponibilità costante di acqua da abbeverata”.