Genova – Positivo il giudizio del coordinamento Fisac Cgil del gruppo Carige per l’accordo di armonizzazione sottoscritto in data 5 novembre e che regolerà l’ingresso dei dipendenti di Banca Carige nel gruppo Bper.
“L’accordo – scrive il coordinamento – rappresenta una tappa fondamentale del processo di transizione dell’ex Gruppo Carige all’interno del Gruppo Bper. Dal 28 novembre più di 3.000 lavoratori e lavoratrici di Carige e Banca del Monte di Lucca, impiegati fra le sedi e le filiali, diventeranno a tutti gli effetti dipendenti del Gruppo Bper portandolo a raggiungere la quota di 21.500 dipendenti e 5 milioni di clienti. In Liguria questa nuova dimensione conterà circa 1800 persone”.
“Si tratta di un buon accordo – prosegue il coordinamento Fisac Cgil – frutto di un serrato confronto tra le parti, che sotto molti aspetti ha consentito il raggiungimento di risultati che, alla vigilia della trattativa, erano tutt’altro che scontati: siamo riusciti a tutelare ogni aspetto, istituto e previsione preesistente in Carige e, al tempo stesso, a raccordarli con i trattamenti previsti nella nuova banca. In particolare abbiamo ottenuto i massimi risultati rispetto alla salvaguardia dei percorsi inquadramentali in maturazione, le previsioni economiche relative alla mobilità, alla previdenza complementare e all’assistenza sanitaria integrativa”.
“Dopo anni di grandi sacrifici sostenuti da lavoratrici e lavoratori del Gruppo Carige – prosegue ancora il coordinamento – abbiamo ottenuto il ritorno al Vap e al riconoscimento dello straordinario. Inoltre abbiamo creato i migliori presupposti per la buona riuscita della trattativa che si svilupperà nelle prossime settimane relativa alla cessione delle filiali al Banco Desio, che coinvolgerà oltre 250 dipendenti in tutta Italia.
Quanto ottenuto ripaga, anche se solo in parte, più di dieci anni di grandi difficoltà e gli sforzi cui sono e verranno sottoposti per la riuscita dell’operazione migliaia di lavoratrici e lavoratori.
L’obiettivo dell’intera struttura della Fisac Cgil (che riteniamo pienamente raggiunto) è sempre stato la massima tutela dei diritti e dei livelli economici delle lavoratrici e dei lavoratori.
Nessuno deve rimanere indietro, questo è l’intendimento con cui portiamo avanti quotidianamente la nostra azione”.