Genova – Anche la trasmissione Le Iene si è occupata, nella puntata in onda ieri sera, del caso della misteriosa scomparsa di Gaia Randazzo dal traghetto La Superba della compagnia di navigazione Grandi Navi Veloci. La giovane non si trova e nella giornata di ieri la Procura di Palermo ha confermato l’ipotesi del suicidio come quella più probabile nonostante le perplessità della famiglia e dell’ex fidanzato.
Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, il super perito incaricato di esaminare il telefono cellulare della ragazza, trovato dal fratello che viaggiava con la giovane scomparsa, conterrebbe alcuni video in grado di dimostrare che lo stato d’animo di Gaia Randazzo non era affatto “sereno” come lo descrivono i familiari ma, piuttosto, sconvolto e tormentato per la fine del rapporto con il giovane che Gaia frequentava da alcuni mesi.
Ancora indiscrezioni di Stampa che, però, insospettiscono ancora di più i familiari della giovane per la “tempestività” con cui escono sui Media.
Nel primo caso, infatti, sui giornali e nelle Tv si è subito parlato di un misterioso “messaggio” che Gaia Randazzo avrebbe tentato di inviare all’ex e che, però, non sarebbe mai partito dal cellulare perché la nave si trovava in un tratto di mare non coperto dal segnale telefonico.
Nel messaggio si leggerebbero le parole “Ti amo, addio” ma l’avvocato che segue la famiglia nega di aver ricevuto notizia ufficiale del ritrovamento e si domanda come sia possibile che il messaggio, contenuto in un cellulare bloccato da una password, possa essere stato letto e “diffuso” ai Media senza disposizioni della Procura e senza che neppure i familiari della ragazza ne fossero informati.
La notizia del presunto ritrovamento, sempre nel cellulare, di video che dimostrerebbero le intenzioni suicide della ragazza scomparsa è stata accolta dai familiari con ancor più perplessità visto che sembrano descrivere una persona diversa da quella partita da Genova la notte del 10 novembre scorso, in compagnia del fratello Matteo, di 15 anni e diretta a trovare la nonna e i familiari residenti in Sicilia.
La madre non crede assolutamente all’ipotesi del suicidio e si domanda come mai l’attenzione della Procura si sia concentrata sul cellulare di Gaia mentre la felpa della giovane, ritrovata sul ponte della nave, non sia stata posta sotto sequestro e analizzata con le tecniche forensi che potrebbero evidenziare, ad esempio una violenza.
Un riferimento alle numerose testimonianze, confermate ieri sera anche dalla trasmissione Le Iene, della presenza a bordo di molte persone ubriache e moleste.
Sempre la trasmissione Mediaset ha riportato le testimonianze di molte persone che avrebbero elementi utili alle indagini e che non sarebbero neppure state ascoltate, se non come testimoni, come “persone informate dei fatti”.
Testimonianze come quelle trasmesse da Chi l’ha visto che descriverebbero una situazione, a bordo del traghetto, nella quale Gaia Randazzo potrebbe essere stata vittima di una aggressione o di un incontro con un malintenzionato e persino essere caduta preda di una violenza magari nascosta gettando il corpo della giovane dalla nave.
Dubbi sull’ipotesi del suicidio li ha espressi anche il giovane ex fidanzato di Gaia Randazzo, la persona per la quale la ragazza avrebbe commesso il gesto estremo.
La trasmissione Le Iene lo ha incontrato e pur non volendo mostrarsi in viso, il giovane ha escluso categoricamente che Gaia potesse essere “disperata” per la fine del loro rapporto, durato solo alcuni mesi ed interrotto proprio dalla giovane.
Ora si attendono le risultanze della perizia del tecnico che ha esaminato il cellulare e la possibilità, da parte dei familiari, di visionare i video che proverebbero il suicidio.
Nel frattempo la madre di Gaia Randazzo ha rinnovato l’appello ai 300 passeggeri del traghetto La Superba che hanno viaggiato da Genova a Palermo la notte tra il 10 e l’11 novembre. Li ha invitati a contattare le trasmissioni Le Iene e Chi l’ha visto per raccontare il viaggio perché potrebbero fornire elementi utili a risolvere il mistero della scomparsa di Gaia.