Genova – Non si ferma la campagna di informazione e confronto con la cittadinanza avviata dal comitato Opposizione Skymetro che questa sera torna a riunirsi nella forma dell’assemblea pubblica presso la chiesa di San Rocco di Molassana, nell’omonima via.
Il comitato mantiene le sue riserve sul progetto presentato dal Comune anche con le “novità” sottolineate nel corso degli ultimi confronti con il Comune.
Il tracciato – promette il Comune – non interesserà corso Galliera ma il lato opposto, non ci saranno abbattimenti di alberi e non saranno edificati piloni nell’alveo del torrente Bisagno.
Per il movimento No Skymetro esistono alternative meno impattanti e meno costose per realizzare un nuovo servizio di collegamento tra la zona di Brignole e la ValBisagno.
Quale alternativa scegliere, secondo il movimento, dovrebbe essere la cittadinanza a stabilirlo, attraverso un processo di confronto tra il Comune e i Cittadini che finanziano l’opera con le loro tasse e, soprattutto, saranno gli utilizzatori del servizio.
Forti perplessità dei cittadini riguardano l’impatto di una rotaia sopraelevata, a diversi metri di altezza, che corre davanti ai palazzi all’altezza del primo piano e che, per avere un tracciato, prevede la costruzione di enormi piloni in cemento armato che dovranno forzosamente “rubare” spazio ai marciapiedi o all’alveo del Bisagno.
Un’opera di fortissimo impatto ambientale e di costo faraonico che potrebbe tranquillamente essere sostituita con mezzi più leggeri, meno impattanti e che avrebbero più fermate intermedie rispetto alle enormi stazioni sospese che certamente non potranno essere costruite ogni 100 metri come sarebbe per le fermate di un tram o di treni su rotaia o gomma, a trazione elettrica, come si vedono in tutte le capitali europee.