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Genova – Sarebbe stato aggredito e pestato a morte perché “sospettato” erroneamente di essere un pedofilo il 51enne morto lo scorso 3 agosto in piazza Unità d’Italia. A rivelarlo le indagini dei carabinieri della compagnia di San Martino che hanno arrestato un 18enne mentre un secondo ragazzo è indagato per concorso in reato.
Sconcertante la causa che avrebbe scatenato la rabbia dei due giovani contro Sergio Faveto, l’ingegnere trovato agonizzante per strada e deceduto in ospedale per le gravi ferite: l’uomo era stato scambiato per un pedofilo, circostanza che non trova alcun riscontro nelle indagini condotte proprio dai carabinieri.
Secondo le accuse rivolte ai due indagati, l’uomo sarebbe stato aggredito per strada con un pretesto e massacrato letteralmente di botte nel convincimento che si trattasse di una persona colpevole.
Le indagini sono state lunghe ed approfondite e rese più complicate da un’atmosfera definita “di omertà” tra le amicizie dei due presunti responsabili. Una sorta di “protezione” che ha difeso i due sino a quando non è emerso che le terribili accuse rivolte alla vittima erano del tutto infondate.
Ora le indagini proseguono per capire sino in fondo la rete di protezione che ha difeso i due e se altri giovani sono responsabili delle maldicenze o, peggio, di aver partecipato al pestaggio.