Casella (Genova) – Sarà il test del dna compiuto dai carabinieri del Ris di Parma a stabilire se i resti umani trovati nel torrente Scrivia, nel territorio del comune di Casella, appartengono ad uno dei tre “candidati” identificati dalle indagini.
Le indagini, che proseguono da eben otto mesi, sono ad una svolta dopo che i “cold case” delle persone scomparse nella zona si sono ridotti a tre per il ritrovamento di un dente ricoperto in metallo – verosimilmente oro – sul luogo della macabra scoperta da parte di un gitante.
I resti umani vengono ora analizzati sotto il profilo del dna che verrà confrontato con quello dei parenti più prossimi delle tre persone scomparse tra il 1995 e il 2008 compatibili con gli elementi in possesso degli inquirenti.
Si tratta di Maria Imparato, scomparsa a Casella nel 1995 e all’epoca dei fatti 49enne, oppure Giovanni Trucco, scomparso a Montoggio nel 2007 ed all’epoca dei fatti 85enne eo, ancora, Riccardo Lorenzello 93 anni, scomparso nel nulla nel 2008 dal quartiere di San Fruttuoso a Genova.
Sotto analisi del Dna anche altri frammenti ossei che sono stati trovati nella zona oggetto delle indagini. Gli accertamenti medico-legali stabiliranno se sono umani o di animali.