Genova – Protesta degli Animalisti Genovesi per la cattura e l’abbattimento di un giovane esemplare di cinghiale nella zona di corso Galliera, a Marassi. Il gruppo ha denunciato sulla sua pagina Facebook l’uccisione di un cinghialotto che era rimasto isolato rispetto ai suoi familiari che erano riusciti a riguadagnare gli spazi apparentemente “extraterritoriali” del greto del torrente Bisagno.
Una foto a corredo del post pubblicato spiega la situazione. L’animale è appoggiato con le zampe anteriori al muretto dell’argine del Bisagno e guarda in basso la sua famiglia, sorvegliato a vista da un agente della polizia locale al lavoro per evitare incidenti e pericoli per la popolazione.
“Sarebbe bastato accompagnarlo al primo varco e farlo scendere – denuncia l’associazione – E invece poco dopo queste riprese, questa creatura non esisteva più, come tutte quelle catturate in città. Cosa avrebbe cambiato una unità in più o in meno tra quelli presenti nel Bisagno? Cosa si è risolto ammazzandolo? Secondo noi, nulla.
Secondo gli Animalisti Genovesi, invece: “si potrebbero cogliere queste occasioni per una sterilizzazione chimica. Quella che la Regione Liguria ha rinunciato a sperimentare, nonostante i fondi governativi stanziati, e per marchiare i cinghiali prima di riportarli nel greto. A quel punto non si riprodurrebbero più, e inoltre sarebbe più semplice tracciarne la provenienza e capire da quali varchi riescono a raggiungere le strade, prendendo quindi gli opportuni provvedimenti. Perché invece la soluzione è solo e soltanto la morte?”