Genova – Saranno le indagini e la visione delle telecamere di sorveglianza poste sulla strada Sopraelevata a chiarire le circostanze dell’incidente mortale in cui ha perso la vita ieri Enrico Gambino, 42 anni.
L’uomo viaggiava in direzione ponente a bordo del suo scooter quando, per cause ancora da accertare, è caduto a terra procurandosi lesioni che ne hanno provocato la morte.
L’incidente non sembra veder coinvolti altri veicoli ma saranno le riprese video a chiarire ogni dubbio.
Intanto montano le polemiche per quanto avvenuto e per il guard rail della Sopraelevata che era già stato dichiarato pericoloso per i motociclisti e che aveva fatto scattare il provvedimento che limita a 60 km orari la velocità massima con la quale da anni si viaggia sulla Sopraelevata. Le associazioni degli appassionati di 2 ruote si domandano che fine abbia fatto il progetto – che avrebbe dovuto essere finanziato proprio con le multe fatte sulla Sopraelevata, con l’istituzione del Tutor, per la sostituzione del guard rail e la messa in sicurezza, rispetto agli incidenti, della via che attraversa la città.
Ieri anche l’accusa della Gexi Taxi, una delle due compagnie di taxi genovesi, rivolta a chi avrebbe dovuto gestire la situazione di emergenza.
“L’incapacità di gestire è stata evidente” ha scritto Gexi sulla sua pagina Facebook scusandosi con la clientela per il blocco del traffico e delle corse.