Genova – La struttura Rems di Prà accoglierà Luca Delfino a fine mese. La decisione è ufficiale e l’uomo che ha scontato la pena detentiva per l’omicidio della ex fidanzata Antonella Multari, con decine di coltellate e per strada, sarà ospite della struttura che non viene sorvegliata da forze dell’ordine ma solo da un servizio di sicurezza interno.
Sta suscitando molta emozione e forti polemiche la decisione di trasferire Delfino nella struttura di recupero dove dovrebbe restare per altri 6 anni e mezzo nell’ipotesi di un recupero dal suo stato di pericolosità sociale.
La notizia ha messo in allarme le famiglie che abitano più vicino alla struttura e che si sono sempre battute perché la Rems non ospitasse persone particolarmente “pericolose” come appunto viene considerato Delfino che, oltre ad essere stato condannato in via definitiva per il brutale omicidio della ex compagna, a Sanremo, è entrato e uscito da altre due indagini per omicidio ed in particolare per quello di un’altra ex compagna, Luciana Biggi, trovata sgozzata nel centro storico. Un delitto per il quale non ci sono stati altri indagati e che ha visto Delfino sospettato (e poi scagionato) anche dai familiari della ragazza che ora temono una eventuale fuga dell’assassino.
Una fuga che è il terrore dei residenti vicino alla struttura che considerano la Rems di Prà non sufficientemente presidiata e “sicura” per la detenzione e il contenimento di una persona che ha dimostrato ingegno e pericolosità sociale tutt’ora presente e riferita nelle relazioni in mano ai magistrati.