Genova – Auto con a bordo personale infermieristico ad integrare il normale servizio di auto-medica. Via libera della Giunta regionale alla sperimentazione del progetto della rete di emergenza/urgenza territoriale con attivazione del ‘Mezzo di Soccorso Avanzato’ con a bordo un infermiere e non sostitutivo dell’auto medica, ma integrativo nell’ambito del sistema di emergenza urgenza. Il servizio partirà in via sperimentale nel mese di novembre in modo graduale a partire dalle Asl2 e Asl 4, nel savonese e nel Tigullio.
“Questa delibera dà il via all’operatività delle prime due auto infermieristiche in Liguria rispettivamente nel territorio della Asl 4 e nel territorio valbormidese della Asl 2 a partire dal mese di novembre – dichiara l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola – Dopo una fase sperimentale il servizio sarà poi esteso al resto della nostra regione. È bene sottolineare che questi mezzi non sostituiscono le auto mediche, che mantengono invariato il numero disponibile sul territorio, ma a loro si affiancano e le potenziano capillarizzando ancora di più la risposta del sistema dell’emergenza territoriale. Nelle auto infermieristiche l’infermiere è una figura opportunamente formata ed è sempre in collegamento col medico della centrale o, in altri casi, anche con il sanitario dell’automedica più vicina. Molte risposte possono arrivare anche attraverso l’applicazione di protocolli condivisi, quindi di algoritmi decisionali: si tratta di un modello già presente in altre regioni e in altri paesi del mondo. Sulla Valbormida in particolare l’aggiunta di questo nuovo strumento è un segnale di grande attenzione verso un territorio interno complesso. Nel Tigullio l’auto infermieristica, nata a livello sperimentale in tempi passati nel periodo estivo in occasioni dell’aumento dei flussi, oggi assume le vesti di un mezzo ufficialmente inserito nel circuito. E proprio in Asl 4, pur non avendo bisogno di conferme, un episodio accaduto nei giorni scorsi a Castiglione Chiavarese ha certificato come l’intervento dell’auto infermieristica sia stato determinante per rianimare tempestivamente una donna. In prospettiva, dunque, la distribuzione capillare di questi mezzi soprattutto nelle aree interne con pochi abitanti lontani dai centri più grandi può fare la differenza”.
“Due occhi spalancati e il tentativo di espellere il tubo del respiratore, nell’emozione mia e dell’equipe dei rianimatori al suo capezzale che mi stavano raccontando il caso: così si è svegliata dopo il malore improvviso che l’avrebbe stroncata la signora Renza – racconta il direttore generale di Asl 4 Paolo Petralia – se non fosse stata per il tempestivo e risolutivo pronto intervento di “India”. Posso testimoniare così di persona con questo episodio avvenuto nei giorni scorsi, il grande significato che ha il poter disporre sul territorio di un mezzo operativo con infermiere esperto a bordo che, potendo anticipare l’arrivo dell’automedica, riesce a consentire di salvare una vita: il massaggio cardiopolmonare avviato nell’immediatezza del malore è stato infatti determinante nel consentire il possibile recupero successivo. Ma l’utilità del mezzo infermierizzato sta anche nell’alleggerire il carico di interventi delle automediche, garantendone così l’invio sui casi più gravi: un’esperienza sperimentata in Asl 4 ormai da anni nella stagione estiva, con risultati molto soddisfacenti”.
“La costante attenzione che viene riposta da Regione ed Asl 2 nel potenziare tutti i servizi sanitari della Val Bormida – dichiara il Commissario di Asl 2 Michele Orlando – ha individuato proprio nel distretto valbormidese l’area più idonea per la sperimentazione di un servizio di “auto infermieristica” che a breve sarà esteso su tutto il territorio ligure. La formazione di questi mesi svolta dagli operatori sanitari della Asl 2 sarà fondamentale per garantire una sempre più sicura è pronta presa in carico delle patologie della nostra popolazione”.
“La creazione del mezzo di soccorso a gestione infermieristica rappresenta uno storico e fondamentale passaggio nell’organizzazione dell’emergenza territoriale – dichiara il direttore del 118 Liguria Paolo Frisoni – Andrà così ad implementare il sistema 118. La valorizzazione della componente infermieristica passerà attraverso un attento processo di selezione e formazione da parte del sistema 118 Regionale: sono stati delineati criteri di scelta in base alle competenze e all’esperienza dei singoli professionisti operanti da tempo nell’ambito dell’area medica critica le cui conoscenze e capacità saranno ulteriormente implementate da un processo di formazione continua. La presenza delle cosiddette auto ‘India’ sul territorio permetterà inoltre di ottenere una valutazione sanitaria in tempi ancora più rapidi rispetto al passato come sottolineano le esperienze di altre Regioni che già si sono dotate di questo tipo di mezzo: basti pensare per esempio che in Regione Lombardia al momento sono attivi 56 mezzi infermierizzati che verranno ulteriormente implementati, dato che sottolinea l’efficacia di questa soluzione integrata sempre dalla presenza delle automediche. Le emergenze sulle quali interverranno sono molteplici e spaziano dagli eventi traumatici a quelli prettamente medici”.
Il mezzo di soccorso avanzato denominato ‘MSA 1′ sarà costituito da un’autovettura a bordo della quale saranno presenti un infermiere e un autista soccorritore. Il mezzo, messo a disposizione dalle Associazioni Convenzionate dopo stipula di apposita convenzione, avrà attivazione sperimentale della durata di mesi 6 ed il personale sanitario sarà in carico al locale Servizio di Emergenza Territoriale 118.
Gli infermieri impiegati per il servizio “MSA1” dovranno possedere una serie di requisiti come aver frequentato con esito positivo una serie di corsi legati all’emergenza, dovranno presentare un curriculum vitae che ne attesti il possesso e successivamente saranno ammessi al corso regionale di perfezionamento teorico-pratico. Al termine del corso, una commissione regionale valuterà l’apprendimento degli algoritmi e delle procedure.