Genova – Nuovo abbattimento di alberi e nuove proteste, a Marassi, per l’ennesimo abbattimento di esemplari di pino marittimo, apparentemente sani, nei giardini di fronte alla scuola elementare Fanciulli, in viale Bracelli.
Le motoseghe di Aster sono intervenute di primo mattino e, ramo dopo ramo, hanno abbattuto un esemplare cresciuto in decenni e che, a parere dei residenti della zona, non ha mai dato alcun segno di malattia o cedimento.
“Uno dopo l’altro – raccontano i residenti – stanno abbattendo tutti gli alberi presenti. Tutti maestosi pini marittimi che sono lì dalla costruzione del quartiere, tra gli anni 70 e 80. Non capiamo cosa stia succedendo”.
Come spesso accade, nessun preavviso è stato posto a indicare l’intervento e nessuno si è preso la briga di informare la popolazione delle eventuali problematiche che gli alberi abbattuti presentavano.
“In passato – continuano i residenti della zona – sono state fatte potature esagerate e improvvise e nei mesi successivi gli alberi sono morti e si è reso necessario abbatterli. Ci domandiamo come mai nessuno spieghi la situazione. Se ci sono situazioni di pericolo ce lo dicano, altrimenti spieghino perché, uno ad uno, tutti gli alberi vengono abbattuti “a sorpresa”.
Le preoccupazioni dei residenti sono comprensibili visto che, nei giardini, oasi ombreggiata (sino ad ora) e fresca, si riparano anziani e bambini in quasi tutte le stagioni.
Ci si domanda se ci siano situazioni di pericolo in atto o se, invece, gli alberi abbiano qualche malattia non evidente visto che le motoseghe li stanno abbattendo uno dopo l’altro, a distanza di qualche mese.
Come sempre accade in questi casi, la discussione è animata, anche in considerazione del fatto che i giardini sono spesso sporchi e vengono puliti da volontari.
La richiesta – rinnovata – dei Cittadini, è che venga informata la popolazione prima dei tagli e che venga messa a disposizione la documentazione necessaria a informarsi ed eventualmente proporre una contro perizia di personale tecnico legalmente autorizzato e certificato.
Esistono infatti macchinari in grado di valutare, anche internamente, lo stato di salute degli alberi e che “suggeriscono” ai tecnici la possibilità di recuperare la stabilità con potature ad hoc.
Informazioni preziose, anche nel caso che le piante siano effettivamente “condannate” per evitare le proteste e la spiacevole sensazione di essere “sudditi senza diritto di parola”.