Ceriale (Savona) – Ha confessato l’omicidio Andrea Soldati, il 32enne accusato dell’omicidio di Massimo Romano trovato cadavere nel greto del torrente vicino a via Tagliasacchi.
L’uomo avrebbe ammesso le sue responsabilità ma spiegando di aver agito per difendere la fidanzata che sarebbe stata violentata da Romano.
I tre vivevano ai margini della società in un box occupato abusivamente e Soldati avrebbe invitato la vittima a dividere lo spazio del box avendolo visto in forte difficoltà e, come lui, senza una fissa dimora.
Il presunto assassino avrebbe scoperto Romano mentre cercava di violentare la compagna e lo avrebbe colpito per difesa.
Particolari che, però, non troverebbero conferma nei segni trovati sul corpo di Romano, avvolto in una coperta e con del filo di ferro a bloccare il telo a livello delle gambe.
Il racconto non convince gli inquirenti che ascolteranno anche la versione della compagna.