Genova – Cercavano di riparare un’infiltrazione d’acqua sulla passeggiata Anita Garibaldi di Nervi e hanno trovato un bunker della Seconda Guerra Mondiale di cui non si aveva traccia. Un ritrovamento davvero particolare quello fatto da tecnici del Comune di Genova in collaborazione con un gruppo di ricercatori delle strutture sotterranee. La scoperta è avvenuta per caso e certamente è importante perché, al momento, non sembra esserci traccia, negli archivi storici di questa costruzione, molto probabilmente un “tobruk”, una sorta di piccola fortificazione dalla quale soldati con mitragliatrice potevano tenere sotto controllo una zona senza farsi notare ma, soprattutto, potendo contare su una difesa in cemento armato in grado di bloccare proiettili e colpi di cannone.
Tutto è iniziato con la necessità di capire perché alcune delle mattonelle della passeggiata fossero “sprofondate” creando un avvallamento sul percorso. Un pericolo per chi passeggia e quindi è scattata la necessità di una riparazione.
Tecnici ed operai, però, hanno cercato l’origine del cedimento trovando un passaggio al di sotto di un tombino presente all’interno dei Parchi, sul lato a monte della passeggiata. Una video ispezione ha mostrato un ambiente a forma ottagonale e visto che della cavità non c’era alcuna documentazione è stato contattato un gruppo di esperti che conosce a fondo i segreti e i passaggi sotterranei della città di Genova e accompagna gruppi di visitatori a scoprirne i segreti.
Gli esperti hanno sollevato il tombino, si sono “infilati” nella cavità ed hanno confermato i ritrovamento di quello che sembra un “tobruk”, la fortificazione di cui si trovano molte tracce – ad esempio – nel parco della Vilal Duchessa di Galliera a Voltri.
L’esplorazione non è durata molto ma ci sono già in previsione delle ulteriori verifiche, soprattutto per capire come mai la fortificazione non sia “registrata”.
Al momento si procede ascoltando le testimonianze dei più anziani tra i residenti del quartiere e che potrebbero avere memoria della costruzione ma altre verifiche saranno condotte negli archivi militari e nella ampia documentazione che ci è arrivata attraverso vari archivi storici.
Le ricerche delle cause dell’avvallamento nella passeggiata, invece, proseguono al momento senza risposta.
(foto di Archivio)