Genova – Torna l’allarme per possibili focolai di dengue e l’infettivologo Matteo Bassetti mette in guardia Regioni e Comuni sui trattamenti anti zanzare che sono necessari per ridurre al massimo la possibilità di diffusione della malattia tropicale.
Secondo il medico, responsabile della clinica di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, il pericolo maggiore arriva dalla diffusione di alcuni tipi di zanzare provenienti da altri paesi e che, a differenza degli insetti locali, sarebbero in grado di veicolare la malattia pungendo una persona malata e poi una sana. Una trasmissione involontaria di cui sarebbero portatrici soprattutto le zanzare tigre.
“Spero che regioni e comuni abbiano già organizzato i trattamenti larvicidi per le zanzare – avverte Bassetti sui canali social – Le prossime settimane saranno fondamentali per prevenire il proliferare incontrollato della zanzara tigre, che potrebbe dare origine a focolai autoctoni di dengue. Non potranno dire che non li avessimo avvertiti del rischio”.
E’ questo infatti il periodo nel quale le zanzare depongono le uova nelle acque stagnanti (basta un sottovaso) di acquitrini e ristagni d’acqua. Le larve si trasformeranno velocemente in altri esemplari adulti aumentando a dismisura la presenza delle zanzare e i loro spiacevoli effetti.
Per combattere il fenomeno, che può portare alla diffusione di malattie tropicali come la dengue, occorre intervenire non tanto sugli esemplari adulti quanto sulle larve.
I Comuni possono organizzare in questo periodo gli interventi di lotta sulle larve evitando poi di dover ricorrere a interventi più invasivi e pericolosi per la salute umana e degli insetti impollinatori.
Nel proprio piccolo ognuno di noi può fare qualcosa eliminando ristagni di acqua o inserendo pezzi di rame (bastano i cavi elettrici “spellato”) nei sottovasi e nei contenitori che possono riempirsi d’acqua.