Genova – Potrebbe abbattersi come una scure anche sulle casse del Comune di Genova – come su quelle di tutti i comuni italiani – la sentenza pronunciata dalla Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso di un avvocato automobilista di Treviso per una multa con autovelox e che ora sta diventando l’eroe di tutti coloro che sentono di essere stati ingiustamente multati da autovelox, semafori intelligenti, tutor elettronici e altri strumenti usati dalle forze dell’ordine per sanzionare chi supera limiti di velocità, passa con il rosso o compie violazioni del codice della Strada.
La Cassazione ha infatti “ammesso” che le strumentazioni tecnologiche usate in tutta Italia sono prive di omologazione e quindi, agli effetti di eventuali ricorsi, non sono sufficienti a dimostrare che la violazione è avvenuta e che il sanzionato abbia effettivamente superato un limite o commesso una infrazione.
Un terremoto che non potrà avere effetto sulle multe pagate ma potrebbe abbattersi come un uragano su quelle ancora non pagate e che possono essere impugnate con un ricorso.
La notizia arriva nel giorno in cui si rende noto l’incredibile incasso di un miliardo e mezzo di euro, nel solo 2023, per le multe
con comuni che incassano un milione di euro nel solo 2023 a fronte di poco meno di 500 residenti e con Milano a guidare la classifica delle città con più multe e con un incasso da ben 147 milioni di euro per le sanzioni.
A Genova la replica dell’assessore alla Sicurezza Antonino Gambino
“Siamo in attesa di ricevere un formale chiarimento dal Ministero delle Infrastrutture – spiega l’assessore -, ma a oggi la situazione non presenta elementi di novità e pertanto i sistemi di rilevamento della velocità restano in funzione sul territorio. Il Comune di Genova, come tutti i Comuni italiani e gli organi di Polizia Stradale presenti sul territorio, si avvale di strumentazione di rilevamento della velocità sottoposta a preventiva procedura di approvazione tecnica effettuata dal Ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti. Nel nuovo Codice della strada, in fase di approvazione alle Camere in questi giorni, sono contenute novità anche sugli strumenti di rilevamento della velocità: auspichiamo che venga fatta chiarezza anche sull’approvazione ed eventuale omologazione rilasciata dal ministero stesso per mettere al riparo i Comuni e i cittadini da incertezze e zone d’ombra interpretative della norma”.